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Arbore all'Arena Flegrea: meno male che Renzo c'è

Tre ore abbondantemente superate di incessante spettacolo

A 15 anni di distanza Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana tornano ad esibirsi all’Arena Flegrea, ieri alle ore 21 lo showman italiano più conosciuto al mondo ha portato in scena tre ore intense di concerto interamente dedicate ai grandi classici della canzone napoletana.

Negli ultimi 15 anni Arbore ha girato il mondo con sold out praticamente ovunque, ma dichiara “è sempre emozionante tornare nella patria di queste canzoni, dove sono nate e dove è nata l’Orchestra Italiana, con ben 13 musicisti partenopei”. E continua: “La scaletta del concerto coniuga il nuovo e l’antico suono di Napoli: voci e cori appassionati, girandole di assoli strumentali, un’altalena di emozioni sprigionate dalle melodie della musica napoletana che evocano albe e tramonti, feste al sole e serenate notturne, gioie e pene d’amore”.

Lo spettacolo si apre con un video che anticipa l’ingresso dello showman, un video a testimonianza della sua passione e cultura musicale (per tutta la musica) e soprattutto della sua versatilità, poliedricità e creatività passando in rassegna la sua infinita carriera e la sua vita da artista.

Ieri un ottantaduenne ancora straripante di energia, ritmi musicali e non solo ha decisamente “dato spettacolo” nella cornice dell’Arena Flegrea gremita, regalando al pubblico presente non solo canzoni napoletane ma tanto, tanto altro. Pochi uomini di spettacolo possono vantare di aver duettato con mostri sacri della musica mondiale e più in generale dello spettacolo a 360 gradi.

Da Fats Domino a James Brown, da Ray Charles a Michael Bublé, da Luciano Pavarotti a Tony Bennet, da Claudia Cardinale a Sofia Loren…senza dimenticare i Murolo, Carosone, De Crescenzo, Gegé Di Giacomo, Mariangela Melato, il genio di Riccardo Pazzaglia autore di numerose canzoni napoletane, Dalla, BattistI, Modugno, Iannacci, Proietti, concludendo - ma non si può effettivamente parlare di conclusione riferendosi ad Arbore - con Pino Daniele e Massimo Troisi.

Nessuno come e più lui può impersonificare la storia della RAI-radiotelevisione del nostro paese. Le sue trasmissioni radiofoniche e non, ricche sempre di ottima musica e demenziale umorismo geniale, hanno accompagnato e divertito intere generazioni.

Sempre totalmente al passo e grande interprete del nostro tempo, Arbore è uno dei pochi ad essere sopravvissuto allo Tsunami del Tempo, fonte ricchissima e inesauribile di accadimenti storici e divertenti da raccontare e tramandare, dalla genesi di alcune canzoni ad aneddoti di vita vissuta con artisti del passato e del presente e tantissimo umorismo tutto partenopeo. La sua musica, dalla canzone classica napoletana a pezzi di musica lirica e i suoi ritmi, dal rock'n'roll al blues allo swing passando poi per ritmi giamaicani e africani ha coinvolto e appassionato il numeroso pubblico presente. Tre ore abbondantemente superate di incessante spettacolo, impresa impossibile raccontare tutto ciò di cui il pubblico è stato partecipe ieri sera.

È proprio il caso di dirlo: “Meno male che Renzo c'è”.

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