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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Come tutelare la propria privacy sul web: il seminario della Federico II

"Quante informazioni riversiamo ogni giorno sulla rete?". "Chi le recepisce e quale uso ne fa?". Questi e molti altri i temi e le domande al centro del dibattito con il Prof. Piero Andrea Bonatti

Si è tenuto venerdì 10 marzo, all'Istituto Antonio Serra via Trinità delle Monache di Napoli, il seminario sul tema "L'intelligenza artificiale al servizio della privacy", con il Prof. Piero Andrea Bonatti, docente di Informatica alla Federico II.

"Quante informazioni riversiamo ogni giorno sulla rete?". "Chi le recepisce e quale uso ne fa?". Questi e molti altri i temi e le domande al centro dell'appuntamento.

I social networks, ad esempio, richiedono le nostre generalità, ma invogliano anche ad inserire molti più dati personali come il titolo di studio, il luogo di nascita e persino l'orientamento religioso o sessuale. Ancor di più, molte applicazioni per smartphone richiedono l'accesso alla propria rubrica personale o alla propria posizione.

In un futuro non troppo remoto, anche i nostri dati clinici saranno, fin da quando nasciamo, disponibili in formato digitale e reperibili da ogni ospedale sul pianeta. Questo è sicuramente confortante, ma chi ci assicura che questi dati sensibili non vengano usati anche contro di noi, ad esempio, per scegliere chi dovrà essere assunto in una data azienda o per sconsigliare un possibile relazione affettiva. 

Il diritto ad un sufficiente livello di privacy, oltre ad essere un problema di carattere giuridico ed etico, è anche una sfida tecnologica. Questo perché anche collezionando informazioni che di per sé potrebbero sembrare del tutto anonime, è possibile determinare con buona probabilità gli individui a cui i dati si riferiscono e utilizzare queste informazioni per accedere a dati personali sempre più estesi.

L'Intelligenza Artificiale, come tutte le tecnologie sofisticate, può essere utilizzata sia a favore di società ed individui sia contro di essi. Può essere utilizzata per ricostruire l'informazione rimossa dalle tecniche di anonimizzazione, ma anche per verificare se l'anonimizzazione è efficace e per rendere più efficaci le tecniche di protezione della privacy. Per questo una maggiore consapevolezza di come le informazioni vengono raccolte, elaborate e distribuite attraverso i sistemi informatici, può aiutarci a mitigare i rischi dell'era digitale e a far valere pienamente i nostri diritti

La nuova legislazione Europea sulla privacy li garantisce con forza, ma occorrono soluzioni intelligenti per mantenere la competitività delle aziende Europee ed evitare che alla fine - per ottenere un servizio - l'unica possibilità sia di rilasciare i nostri dati a qualche operatore extraeuropeo che non è vincolato a fornirci le stesse garanzie. La comunità scientifica ne è consapevole e, nel corse del seminario, è stato dimostrato come stia cercando attivamente risposte alle numerose domande ancora aperte.

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