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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura Pendino / Piazza Nolana

Chiesa dei santi Cosma e Damiano, spostata per fare spazio a corso Garibaldi

Demolita e poi ricostruita di fronte a porta Nolana, fu eretta nei Seicento per volere del Collegio dei Medici napoletani

Oggi si trova esattamente di fronte Porta Nolana, nel tratto inferiore di Corso Garibaldi, ma nel Seicento, quando venne costruita, la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano si trovava sul fianco destro del varco di accesso alla città. Risale agli stessi anni (anzi, è di poco precedente) in cui fu costruita l’altra chiesa partenopea dedicata ai fratelli Cosma e Damiano che invece si trova ai Banchi Nuovi, nel centro storico.

Quella di Porta Nolana fu eretta nel 1611 dal Collegio dei Medici Napoletani, che la dedicarono ai loro patroni, per espressa volontà di Giuseppe Perrotta, professore di medicina della Regia Università degli Studi, come si legge sulla lapide nella facciata, che anticipa la data al 1604. Due secoli dopo, nel 1852, per consentire l’ampliamento di corso Garibaldi fu abbattuta e ricostruita di fronte, dove si trova oggi, su progetto dell’architetto Luigi Giura (lo stesso che si occupò del progetto della strade dei fossi).

L’edificio che vediamo oggi si presenta a navata unica: l’interno non è particolarmente grande ma presenta dipinti di interesse artistico (cinque tele barocche, di cui una proveniente dalla vecchia chiesa e quattro concesse dal Real Museo Borbonico, fra le quali spiccano una copia da Correggio e una da Rubens), sculture in legno e decorazioni marmoree ad imitazione dello stile rococò. Due sono le opere dedicate ai Santi Medici presenti: sull'altare maggiore è posta la tela ad olio con La Madonna e i Santi Luca, Cosma e Damiano, della metà del XVI secolo, di ignoto. Sulla controfacciata vi è una vetrata che rappresenta i Santi Anargiri, altro nome con cui sono conosciuti i santi Cosma e Damiano, entrambi medici ed entrambi attivi nella cura di poveri e bisognosi.

La facciata presenta un campanile a vela ed è composta da un mix di stili, temi neoromanici e neorinascimentali secondo l’ eclettismo in voga nel XIX secolo. La chiesa divenne sede parrocchiale, come ricorda una lapide posta all'interno della chiesa, a destra dell'ingresso, il 5 febbraio del 1942, dal Cardinale Alessio Ascalesi. Oggi la parrocchia ospita anche una cappellania etnica per gli immigrati polacchi.

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