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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura

Andrea Fiorillo, dal teatro ad "Un Posto al Sole": "Upas è come una grande famiglia"

"A Napoli ci sono tante nuove realtà giovani, che creano, pensano, fanno, ma che avrebbero bisogno di chances e credo che la direzione di Ruggero Cappuccio al Napoli Teatro Festival Italia sia un gran bel segnale", ha dichiarato in una intervista a NapoliToday l'attore

Andrea Fiorillo si è formato presso il Teatro Sancarluccio di Napoli dove, sotto la direzione artistica di Bianca Mastrominico e Pina Cipriani, ha studiato dal 1994 al 1999, per poi entrare in compagnia come attore professionista.

Ha lavorato con Julia Varley dell’Odin Teatret presso il Teatro Mercadante di Napoli, ha preso parte alla Mobile Academy a Berlino, sotto la direzione di  Chen Shi Zheng, Qian Yi e Jossi Wieler, ed ha studiato Commedia Dell’Arte con Ferruccio Soleri. Interprete di cinema (“Cosí x caso”, “Price for Freedom”, “Masaniello, amore e libertà”, “L’Ultimo Pulcinella”), teatro (“The tempest”, “Merisi”) e TV (“Un posto al sole”, “Distretto di polizia”, “Luisa SanFelice”), si sta occupando anche di regia.

Com'è stata questa nuova esperienza ad Un Posto al Sole? E in quante occasioni hai recitato nella Soap?
La mia esperienza in Upas è cominciata due anni fa, ed è stato da subito molto facile sentirmi a mio agio su un set che è un po' come una grande famiglia!!!! Tutti dei grandi professionisti che mi hanno fatto sentire a casa, e questo, quando si lavora, fa bene al risultato. Peccato che sia finita!!!!! :-)

Com'è il tuo rapporto con il cast e con la produzione?
Ottimo davvero con le persone che ho incontrato durante le riprese, in particolare con Patrizia Pozzi, Jolanda nella serie, mia madre, grande attrice e grandissima professionista, un piacere lavorarle accanto!! Cosi come con Marina Giulia Cavalli, alias Marina, e Marco Basile, il poliziotto che, in scena, non mi ha voluto un gran bene :-) Aver questa fortuna è impagabile!

Cosa puoi dirci sul tuo personaggio, Antonio?
Antonio è un ragazzo molto lontano da Andrea… ho dovuto fare un lavoro di ricerca sulla dipendenza e la depressione che lo avvolgono…E' vittima di se stesso, della sua debolezza, e non riesce a trovare la forza di reagire a ciò che gli succede! Da solo non ce la fa, e certo che il tutto non è facilitato dall’incontro con Luca.

Qual è secondo te il segreto del successo Un Posto al Sole e in particolare della sua longevità?
Il suo raccontare la vita in maniera leggera, seppur trattando argomenti forti, attuali, con un forte richiamo a problematiche sociali. Tutto immerso in una gran luce, questo mi ha sempre colpito di Upas, un colore che non rende nulla buio ed impossibile!

Attore e regista teatrale, ti sei formato al San Carluccio. Come vedi la situazione del teatro a Napoli?
Il Teatro in assoluto in Italia, e non solo a Napoli, vive un momento difficile da ormai tanto tempo… bisognerebbe riuscire a capire veramente e non solo a parole, che la Cultura è un indotto lavorativo ed economico notevole, e le arti performative andrebbero aiutate in maniera concreta e soprattutto continuativa. A Napoli ci sono tante nuove realtà giovani, che creano, pensano, fanno, ma che avrebbero bisogno di chances, e credo che la direzione di Ruggero Cappuccio al Napoli Teatro Festival Italia sia un gran bel segno in questo senso!

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Io e la mia collega Gigliola de Feo portiamo avanti il nostro progetto/scuola "La Falegnameria dell’Attore" (www.lafalegnameriadellattore.it), che va avanti da quattro anni e con la quale abbiamo incominciato anche a produrre e portare in giro nostri spettacoli. In questi mesi siamo in tournée con Due Miti come noi - La vera storia di Penny e Dido, scritto da Gigliola stessa, con in scena lei e Pina Giarmanà, per la mia regia. A Maggio, poi, tornerà Caravaggio, da me interpretato, prodotto dall’Associazione Nartea. Il debutto è il 6 maggio, presso l’Archivio Storico del Banco di Napoli, spettacolo nuovo, quindi non potete affatto mancare.

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