Ricotta fritta: la ricetta napoletana
Un must della frittura napoletana da servire come antipasto o come contorno
Ricotta di bufala, fiordilatte di Agerola, parmigiano, farina, sale e pepe. Ingredienti semplici e pochi minuti per preparare un piatto dalla bontà unica. La ricotta indorata e fritta è un must della cucina napoletana che può essere servito come antipasto o come contorno. Qualche volta la si ritrova anche nel famoso "cuoppo" napoletano insieme alle zeppole di pasta cresciuta, frittatine di pasta, panzarotti e scagliozzielli.. una vera delizia! Per chi volesse prepararla in casa, ecco la ricetta tradizionale in pochi passaggi.
Ingredienti per 4 persone:
- 400 gr di ricotta di bufala
- 100 gr di fiordilatte di Agerola
- 50 gr di parmigiano grattugiato
- 50 gr di farina 00
- maggiorana fresca
- sale
- pepe
Per la pastella:
- 250 ml di acqua
- 250 gr di farina 00
- 1 tuorlo d’uovo
- sale
Per friggere:
- 1 l di olio di semi di arachidi
Procedimento:
Stemperate la ricotta in un contenitore utilizzando un mestolo di legno, aggiungete il parmigiano, un pizzico di sale, uno di pepe, un pò di maggiorana sfogliata e infine il fiordilatte tagliato a cubetti. Formate con il composto tanti medaglioni circolari aiutandovi con un coppapasta medio. Con l’ausilio di una spatola trasferire la ricotta dal tavolo di lavoro su una teglia con carta da forno. Mettetela in freezer per 30 minuti. Preparate la pastella versando in un contenitore l’acqua e la farina a pioggia, mescolando continuamente. Aggiungete il tuorlo d’uovo e un pizzico di sale e continuate a mescolare fino a ottenere una pastella liscia e omogenea. Riscaldate l’olio di semi in una padella profonda. Tirate fuori la ricotta dal freezer, spolveratela leggermente di farina e immergetela nella pastella. Recuperate la ricotta dalla pastella con l’aiuto di una schiumarola, facendo attenzione a non romperla e friggetela nell’olio a 160°C. Appena imbiondita, scolatela dall’olio, salate, pepate e servite.
Fonte della ricetta: “La cucina napoletana” di Eduardo Estatico e Gerardo Gagliardi