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Cucina

400 massaie contro la ricetta di Cracco: "La pizza è un'altra cosa"

L'associazione delle Cesarine, che dal 2004 raccoglie cuoche casalinghe di tutta Italia, "intende difendere la cucina tradizionale dallo strapotere degli chef"

Anche le Cesarine scendono in campo nel dibattito suscitato dalla pizza dello chef Cracco. Le 400 cuoche domestiche, riunite in associazione dal 2004, si schierano compatte nel difendere tradizione e ricetta originale della pizza ma, soprattutto, la sua “popolarità”. La pizza è uno dei capisaldi del ricettario di una casaling partenopea, scrivono le Cesarine. Dalle tecniche legate all’impasto alla scelta degli ingredienti: tutto fa parte di un corollario di consuetudini famigliari tramandate di generazione in generazione che, ancora oggi, fanno della pizza il piatto più copiato e invidiato al mondo.  “Le Cesarine salvaguardano le tradizioni cucinarie che caratterizzano la cucina italiana, fatta di ricette vere e originali, lontane dalle interpretazioni spesso azzardate che vengono proposte” ha commentato Davide MaggiAD di Le Cesarine. “Secondo la filosofia cesarinica, apprezzata soprattutto da quel turismo enogastronomico sempre più attento e amante dell’autentica cucina italiana, la proposta di Cracco è un prodotto ottimo…. ma la pizza è un’altra cosa”. 

Proprio la tradizione cucinaria italiana, che nella rielaborazione degli chef stellati va perdendo la sua più autentica matrice, diventa la vera discriminante in un panorama sempre più ricco di proposte ma reo di diffondere l’immagine di una cucina non autentica e soprattutto di danneggiarla. Purtroppo siamo di fronte a una continua mancanza di rispetto nei confronti di un  patrimonio di gusto che ha scritto una parte importante della nostra storia: le cesarine sono rimaste le uniche a conservare la cucina tradizionale dallo strapotere degli chef e soprattutto da elaborazioni che sono vere e proprie snaturazioni ” conclude Maggi

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