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Cucina

Frittura di mazzamma: la ricetta

Il termine indica l'insieme dei piccoli pescetti di poco pregio, un tempo destinati al consumo delle famiglie dei pescatori, che restano nelle reti

La 'mazzamma' è un termine napoletano che indica l’insieme dei piccoli pesci di poco pregio, un tempo destinati al consumo delle famiglie dei pescatori, che restano nelle reti. Una volta cotti, i pescetti venivano serviti a parte e consumati lentamente facendo attenzione ad eliminare le spine, mentre il brodetto veniva servito in una ciotola di creta con dentro una “fresella”.

La frittura di mazzamma, sia chiaro, non va confusa con la frittura di paranza fatta con i pesci di prima scelta.

Ingredienti:

  • 1/2 chiilo di mazzamma
  • 250 gr di farina 00
  • 250 gr di maizena (amido di mais)
  • 250 gr di farina di riso
  • 1 limone

Pulite i pesciolini lasciando intatta la testa. In una ciotola versate le farine: lì ponete pochi pesciolini alla volta. Mettete a scaldare abbondante olio per friggere in una padella. Una volta raggiunta la temperatura di 160 gradi tuffate i pescetti infarinati poco alla volta. Scolateli quando saranno dorati e croccanti e metteteli ad asciugare su carta assorbente. Servite la frittura di mazzamma con l'aggiunta di succo di limone.

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