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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cucina

La Caponata napoletana: storia e ricetta del piatto estivo

Base di questa pietanza semplice ma dal gusto ricco è la fresella, un pane biscottato oggi consumato soprattutto in estate, ma che per secoli è stato l’alimento principale dei marinai e viaggiatori che lo mangiavano al posto del pane fresco

Con il ritorno della bella stagione non può non tornare sulle tavole dei partenopei un piatto fresco e gustoso come la Caponata napoletana. Base di questa pietanza semplice ma dal gusto ricco è la fresella (o frisella o frisa). Si tratta di un pane biscottato oggi consumato soprattutto nel periodo estivo in tutto il Sud Italia, ma che per secoli è stato l’alimento principale dei marinai e viaggiatori. Grazie alla facilità di conservazione e alla sua durata illimitata, era divenuto il sostituto naturale del pane fresco per chi doveva trascorrere mesi e mesi su una nave. Per essere consumata, la fresella, a causa della sua durezza, deve essere necessariamente bagnata, un tempo con l'acqua marina, oggi, per ovvi motivi, con l'acqua di rubinetto o di bottiglia. Ma torniamo alla Caponata napoletana, che non va assolutamente confusa con quella siciliana (un piatto di ortaggi fritti, soprattutto melanzane, conditi con salsa di pomodoro e senza l'utilizzo della fresella).

La fresella, anticamente, veniva veduta a Napoli dal "tarallaro" che girava per le strade della città con la sua cesta sulla testa, ripiena di taralli "nzogna e pepe " e freselle. Il condimento “base” della fresella è un mix di olio, pomodorini, basilico e sale. Un piatto semplicissimo ma fresco, adatto e consumato dai napoletani soprattuto nelle afose giornate estive. La Caponata può essere definita, invece, una versione più ricca di quella “base”. La preparazione prevede una fresella bagnata, pomodorini, tonno sott’olio, olive verdi, olive nere, olio extra vergine, un pizzico di sale e ciuffi di basilico. Perchè la Caponata sia buona, gli ingredienti devono essere freschi e la fresella di qualità: si sconsiglia di utilizzare le freselle che si trovano nei supermercati, preconfezionate, racchiuse in sacchetti di cellophane, che sono di produzione industriale e che, una volta bagnate, diventano una poltiglia immangiabile. Sono preferibili quelle artigianali che producono e vendono i fornai: una volta bagnate diventano morbide ma rimangono integre.

Vediamo come preparare la Caponata napoletana.

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