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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Lavoro in ospedale a Milano. Ho deciso di restare qui da sola per evitare di contagiare i miei cari"

Flavia Corrado, in arte "Zia Flavia Food'n boobs", nota come una delle influencer napoletane più attive, racconta a NapoliToday come sta vivendo l'isolamento tra ansie di contagio e speranze per il futuro

In molti conoscono Flavia Corrado, in arte "Zia Flavia Food'n boobs", come una delle influencer napoletane più attive, ma in pochi sanno che lavora come impiegata in un noto ospedale milanese convenzionato e che ha deciso di non fare ritorno a Napoli per restare in Lombardia per evitare di contagiare i propri cari.

-Flavia, innanzitutto come stai? Come stai vivendo la quarantena imposta a tutti?
"Sono a Milano, vivo nel mio appartamento da sola. Ho scelto di restare qui già prima che il decreto ce lo imponesse, perché lavorando in ospedale pensavo di poter essere una potenziale contagiata. Vivo questa quarantena come tutti, cercando cose che non mi facciano pensare alla solitudine e alla lontananza da Napoli. Una/due volte a settimana sono costretta ad andare a lavoro, in un ospedale che ormai ospita solo Covid e la cosa mi spaventa molto. Il resto dei giorni, tipo oggi, smart working, essendo un'impiegata".

-Cosa ti manca di più in questo momento?
"Non è tanto il dover stare a casa ad affliggermi quanto l’idea di non sapere quando potrò tornare nella mia splendida città e riabbracciare i miei affetti".

-Come stai gestendo la distanza con i tuoi cari?
"Vivo a Milano da sola da 4 anni, quindi sono abbastanza abituata a gestire i rapporti a distanza. Non è cambiato molto: molti messaggi durante il giorno, qualche telefonata e videochiamate quando so di avere l’umore giusto per non contagiare con il malumore. Quella con il mio ragazzo ormai è diventata una relazione virtuale, lui è a Napoli e organizziamo delle serate in videocall, io mi faccio bella per lui, proprio come se uscissimo insieme, devo dire che sono gli unici momenti in cui sono truccata e pettinata. La lontananza mi fa soffrire soprattutto perché so di non poter prendere all’improvviso il treno e tornare".

-C'è anche spazio per la paura in te in questo isolamento per la situazione che c'è soprattutto in Lombardia?
"C’è molta paura. Sono chiusa in casa come tutti quindi non ho modo di vedere la città, quelle pochissime volte in cui sono costretta a uscire, tra spesa e lavoro nei pressi di casa mia, vedo la desolazione. Le strade sono vuote, il silenzio è rotto solo dal continuo passare delle ambulanze. Durante i primi giorni ogni pomeriggio organizzavano musica dai balconi, adesso anche questa usanza è stata abbandonata. Il clima non è bello, e viverlo in solitudine da un lato mi angoscia dall’altro mi fa sentire tranquilla perché so di non poter contagiare nessuno. Sicuramente in Lombardia ci sono più casi quindi la paura è più prepotente, però questo virus è un pericolo per tutti. Spesso ho visto immagini di luoghi di Napoli ancora troppo affollati, vorrei parlare ad ognuna di quelle persone e convincerli a restare a casa".

-Gli influencer avendo grande seguito possono fungere da esempio e come nel caso di Chiara Ferragni e Fedez diventare importanti per la comunità, come nel caso della loro raccolta fondi per il San Raffaele a Milano culminata con l'apertura di un nuovo reparto di terapia intensiva
"Il loro esempio è la prova dell’importanza del nostro lavoro. Ancora troppo spesso noi influencer veniamo criticati e sottovalutati a prescindere. Io stessa tempo fa organizzai un’asta sui social e il ricavato fu donato all’Alts (associazione lotta tumori al seno). Abbiamo sicuramente il potere di influenzare le persone, poi sta ad ognuno di noi scegliere come sfruttarlo, ma il web è pieno di buoni esempi".

-Cosa vorresti dire e augurare ai napoletani che ti seguono sui social?
"Noi sappiamo fare benissimo i conti con la paura. Conviviamo da sempre con il Vesuvio che, tiranno sterminatore è anche la più benigna delle presenze perché ci insegna il valore della vita giorno dopo giorno. Adesso abbiamo l’opportunità di dimostrare a tutto il mondo quanto abbiamo imparato. Restiamo a casa".

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