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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Caccia ai Writers: troppe scritte sulle mura dei monumenti

Tags e slogan calcistici riempiono la città di Napoli. A Milano la situazione invece sembra migliorata. Maria Rosa Guidi, dirigente dell' Ufficio patrimonio, parla con disillusione

Muri imbrattati e scritte dappertutto. È questa la fotografia di una Napoli che non ne più di un gruppo di writers che da mesi vagano per la città ricoprendo ogni spazio bianco.

Infatti nella notte tra il 20 e il 21 giugno, per la terza volta dall' inizio del 2010 sul muretto del belvedere panoramico in via Aniello Falcone, all' incrocio con via Tasso, è stata tracciata con vernice azzurra una enorme scritta, "Sei la mia città in ogni contesa, a tua difesa", firmata "Curva A". Stessa sorte è toccata anche alla facciata dell' edificio in marmo della Posta centrale in piazza Matteotti, esempio di architettura degli anni '30, che si trova proprio di fronte alla Questura.
L' edificio era stato ripulito nel maggio 2008 con una spesa di 13 mila euro. Soldi questi che potevano essere spesi diversamente anche perché, dopo neanche un anno, slogan del tifo calcistico, di "tags" di pseudo-artisti o di esibizionismo di innamorati sono tornati a ricoprire queste mura. In via Toledo sono perfino comparse scritte che inneggiano ai "Faiani", clan camorristico dei Quartieri spagnoli; ma ancora nessuno ha provato a cancellarle.

Il Comune comunque tenta di limitare questo fenomeno e lo fa ripulendo dove possibile la città. Questo è stato fatto anche in occasione della festa della Marina militare celebrata il 10 giugno, sono stati ripuliti i monumenti al Generale Diaz e la Colonna Spezzata, in via Caracciolo. "Ci è costato quasi 12 mila euro - dice la dirigente dell' Ufficio patrimonio Maria Rosaria Guidi - e nei mesi scorsi abbiamo fatto ripulire i busti ed i monumenti della Villa Comunale. Qui l' intervento resiste, perché la Villa è sorvegliata, ma per i due monumenti temo che tra poco saremo daccapo".

Un allarme sui graffiti che deturpano chiese, palazzi e monumenti è stato lanciato in un dossier del "Comitato Portosalvo". "Bisognerebbe intervenire in molti altri luoghi, da piazza Dante a piazza del Plebiscito - dice la Guidi - ma non ci sono soldi a sufficienza, e poi ci vorrebbe più vigilanza contro i teppisti".

Paragonando Napoli con altre città, sembra che queste siano in una situazione migliore. Per esempio a Milano gli interventi del comune hanno limitato il fenomeno dei writers.
Sulla questione è intervenuto De Corato, vicesindaco di Milano, il quale ha affermato di aver "costituito una banca dati delle 'tags' (le firme dei writers), che conta un centinaio di nomi. Così siamo riusciti ad incastrare Bros, uno dei più famosi". L' accoppiata repressione-ripulitura di mura e monumenti sembra funzionare. Secondo il vicesindaco di Milano il tasso di "nuovo sporcamento" è dell' 1%. "Certo, si potrebbe fare di più se non ci fosse chi giustifica questi teppisti con alibi artistici, mentre si tratta di sottoculture o di delimitazioni di aree da parte di bande", aggiunge De Corato.

A chiedere più severità contro i graffitari è stata anche il sindaco Letizia Moratti, coinvolgendo il prefetto di Milano ed il Tribunale dei Minori.
Magari un simile intervento sarebbe utile anche in una città come Napoli. Qui i colori di del mare in effetti non si mescolano bene con quelli dei graffiti.

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