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Cronaca Castellammare di stabia

"Vesuvio lavali con il fuoco": vittime dei cori razzisti anche i dirigenti della Juve Stabia

Ieri le vespette erano impegnati a Viterbo per la trasferta del campionato di Lega Pro (gara vinta dagli stabiesi per 4-0). Il racconto del club manager Gianni Improta: "Eravamo circondati da 40 energumeni, hanno cantato cori razzisti"

I cori razzisti e l'immancabile "Vesuvio lavali col fuoco" continuano anche nelle categorie minori, e non solo al Nord. Questa volta nel mirino sono finiti i giocatori e la dirigenza della Juve Stabia, squadra di Castellammare che sta dominando in Lega Pro (prima a 9 punti dalla seconda, un cammino che potrebbe portarla in serie B con diverse giornate d'anticipo). Impegnati nella trasferta di Viterbo - gara vinta 4-0 dalle Vespette stabiesi - lo staff dirigenziale sarebbe stato minacciato e fatto oggetto di cori razzisti da parte di "40 energumeni" in prossimità della tribuna autorità. I fatti sono raccontati dal club manager della Juve Stabia, l'ex calciatore del Napoli Gianni Improta, intervenuto a 'Campania Sport' su Canale 21.  

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"Eravamo circondati da questi energumeni", spiega Improta. "Hanno cantato anche 'Vesuvio lavali col fuoco', indirizzando a noi il coro. Dico basta, non se ne può più. Siamo stati costretti a vedere la partita sotto la pioggia. Noi vinceremo il campionato, ma queste cose devono finire e vanno denunciate".

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