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Cronaca Caivano

Due ragazzine di 13 anni violentate dal branco: incubo per due cugine

Le violenze in un capannone del Parco Verde di Caivano

Due ragazzine di 13 anni, cugine, sarebbero state violentate da un gruppo di adolescenti, forse della stessa età delle vittime, al Parco Verde di Caivano, già tristemente noto per la vicenda di Fortuna, la bimba violentata e uccisa.

L'episodio, raccontato oggi da 'Il Mattino' sarebbe avvenuto a inizio di luglio quando le due cuginette sarebbero state portate con l'inganno in un capannone. Il branco che avrebbe abusato delle due ragazzine sarebbe stato composto da sei ragazzi, forse tutti coetanei delle vittime. Le indagini sono iniziate ad agosto quando i familiari delle vittime hanno presentato una denuncia ai carabinieri.

Ci sarebbe stato già un fermo, quello dell'unico maggiorenne appartenente al gruppo. Le due cuginette ora si troverebbero in una casa famiglia lontano da Caivano.

I commenti sulla violenza sessuale

"Che orrore… Notizie che non dovremmo mai leggere. Sincera vicinanza alle due giovani ragazze. Presto in discussione (e spero approvata) la proposta di legge della Lega per la sperimentazione anche in Italia della castrazione chimica per stupratori e pedofili. Nessuna clemenza per chi mette le mani addosso a donne e bambini". Ad affermarlo in un post su Instagram è il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

"Ancora una volta la cronaca nera nazionale si concentra sul quartiere Parco Verde di Caivano: due bambine abusate da sei coetanei. L'ennesimo orrore che si consuma in questo quartiere-ghetto abbandonato a se stesso. L'ennesimo atto abominevole generato da un contesto di estremo degrado sociale e di povertà che diventa l'habitat naturale di immoralità e illegalità. Il governo, oltre a combattere la povertà invece che alimentarla con le sue politiche classiste, deve impegnarsi per risolvere il problema dell'edilizia popolare degli anni '80: bisogna diluire la concentrazione abitativa di questi quartieri-ghetto, costruendo nuove abitazioni ecosostenibili e abbattendo le vecchie". Lo dichiara il deputato M5S Pasquale Penza, di Caivano, componente della commissione parlamentare d'inchiesta sul degrado urbano.

“L’ennesimo episodio raccapricciante di violenza consumato al Parco Verde impone una presa di responsabilità da parte delle amministrazioni locali, a partire da quella regionale, che con la loro inefficienza hanno permesso al degrado, alla criminalità organizzata, all’orrore, di impossessarsi di un intero quartiere di Caivano. Parliamo di oltre seimila abitanti - più di un sesto della popolazione del comune dell’hinterland nord - che sopravvive nell’abbandono totale in una porzione di territorio segregato nella ghettizzazione imposta dall’immobilismo atavico della sinistra, buona solo a fare passerella e a racimolare voti, sfruttando la miseria con la politica del sussidio, ma che poi volta le spalle alla cittadinanza. Ci troviamo davanti a un territorio a due velocità, da un lato l’impegno del Governo nazionale che fa sentire la sua presenza con il potenziamento delle forze dell’ordine, della videosorveglianza e il contrasto reale alla camorra, dall’altro la mancanza assoluta di ogni tipo di servizio, di sani spazi di socialità, di prospettiva occupazionale, di orizzonti di futuro che le amministrazioni locali sono chiamate a garantire. Pene severe per chi ha abusato delle due cuginette, nessuno sconto per questo manipolo di giovanissimi balordi, e allo stesso tempo torniamo a chiedere che la Regione e la Città Metropolitana di Napoli si sveglino, utilizzino i cospicui fondi a disposizione e battano finalmente un colpo per il recupero di un territorio martoriato da degrado, droga, inquinamento ambientale ed estrema povertà economica, sociale e morale”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

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