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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Piazza garibaldi

Lo sfogo dei vigili urbani in Piazza Garibaldi: "Qui ci vuole l'esercito"

Paccottisti, risse, gente senza casco e senza cintura di sicurezza. La lotta quotidiana della Polizia Municipale nella Piazza a ridosso della Stazione Centrale

Il buon giornalista di solito non parla in prima persona. Oggi questa regola mettiamola da parte. Piazza Garibaldi. I soliti "paccottisti", quelli che cercano (e trovano) ancora "polli" da spennare col famigerato gioco delle tre carte, stanno lavorando (diciamo così) a pochi metri da una pattuglia appiedata formata da due agenti della Polizia Municipale.

Sono con mia figlia, ci tengo da sempre a farle capire che delle Forze dell'Ordine ci si può e deve fidare. Mi avvicino, e gli segnalo la presenza dei truffatori. "Buongiorno, volevo segnalarvi che lì, proprio lì, a cinque metri da voi, ci sono quelli delle tre carte…". "Siete stato truffato?", mi chiede uno di loro che mi squadra da capo a piedi. "No -gli dico-, figuriamoci se mi faccio truffare... Ma li vedete, almeno?". La risposta è da brividi. "No, signore, non li vedo. Se però vuol fare una denuncia, lo può fare. Anzi, prego, mi favorisca i documenti...". Nessun problema, glieli fornisco. Di fronte al giornalista, dopo un po', comincia lo sfogo, quasi una disperata richiesta di aiuto. La carta d'identità mi ritorna tra le mani. "Siamo impotenti -dicono-. Qui ci vuole l'esercito...".

E davanti a loro sfrecciano motorini con due o tre persone a bordo. Quel che segue, è un teatrino degno dei migliori film comici sull'argomento. I vigili fanno davvero tenerezza, in balìa di gente di tutti i tipi, con facce toste che più toste non si può. I più sfacciati sono due su un motorino: un uomo e una donna, entrambi senza casco. Il vigile li ferma. Parlano. Spunta un casco, se lo mette l'uomo, la donna scende e prosegue a piedi, tanto, girato l'angolo, risalirà sul mezzo… "Dovremmo sequestrare il motorino -spiega uno dei vigili-, ma non c'è più posto nei depositi". Si ferma un'auto. Uno dei passeggeri, una donna, chiede un'informazione al vigile urbano. Resta spiazzato: la donna è senza cintura, le dà le spiegazioni e la fa andar via, segnandosi il numero di targa. "Anche le altre forze di polizia dovrebbero intervenire in questa piazza -continua lo sfogo-, eppure tutti parlano solo di noi vigili urbani, che per chiamare i rinforzi dobbiamo usare i nostri cellulari personali".

Passa un omone gigantesco su una vespa che sotto di lui sembra piccola piccola. Senza casco, ovviamente. E chi lo ferma, quello? "Pochi giorni fa -spiega l'altro vigile, nel corso di una rissa tra extracomunitari, abbiamo fermato uno di loro. Moduli, fogli, stampati. Ore di lavoro, per poi ritrovarcelo dopo due giorni nello stesso punto di prima". Nel frattempo, i "paccottisti" sono ancora lì. "Vorrei proporre di mettere degli avvisi nella Stazione Centrale per stare attenti ai truffatori -conclude il più "agguerrito" dei vigili-, anche se mi sembra assurdo che ancora qualcuno ci caschi".

Debbo andar via, ma continuo a dire a mia figlia di aver fiducia nelle forze dell'ordine. Lei però mi chiede "Papà, ma se Garibaldi fosse vivo, la piazza sarebbe più pulita?". Le risponde uno dei vigili, dicendole che Garibaldi si rivolta tutti i giorni nella tomba, di fronte allo spettacolo che va in onda nella piazza a lui dedicata.

Tanta solidarietà, comunque, al corpo della Polizia Municipale, anche da parte della gente comune: molte volte i giovani che ne fanno parte sono troppo per bene per avere a che fare con certa "marmaglia" che gira per le strade di Napoli.

Tutto questo in una Piazza Garibaldi che attende con ansia l'impatto sul traffico dei nuovi sensi di circolazione in vigore dal 30 agosto.

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