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Cronaca

Vesuvio, si indaga per disastro ambientale. Gabrielli: "Regione non pronta"

Mentre la Procura di Napoli aggiunge due nuove ipotesi di reato (disastro ambientale e distruzione di habitat all'interno di un sito protetto), dal capo della polizia arriva una stoccata a Palazzo Santa Lucia sull'emergenza

La procura di Napoli indaga per disastro ambientale e distruzione di habitat all'interno di un sito protetto: questi i reati al centro, insieme all'ipotesi di incendio boschivo già formulata nei giorni scorsi, del fascicolo aperto dalla magistratura a proposito degli incendi che hanno devastato in questi giorni l'area del Vesuvio.

Il procuratore reggente Nunzio Fragliasso ha ricevuto l'informativa che contiene l'esito degli accertamenti svolti finora. Le nuove ipotesi di reato derivano dai gravi danni che il rogo ha procurato all'ecosistema, in una zona molto vasta del parco. Si indaga ancora contro ignoti.
La procura di Napoli sta conducendo l'inchiesta in coordinamento con le procure di Torre Annunziata e di Nola.

Intanto dal capo della polizia Franco Gabrielli una sottolineatura importante: "Non esiste un problema di mancanza di Canadair. Esiste un problema di pianificazione e di mezzi in capo alle Regioni. E la Campania non ne ha ancora di adeguati". Gabrielli conferma il "massimo impegno della flotta di Stato" per la lotta ai seminatori di roghi.

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