Incendi sul Vesuvio, la guida ambientale: "Bruciato il 90% del patrimonio naturale"

Un vero grido di disperazione, quello che arriva dagli operatori ambientali che lavorano sul Vesuvio. Dopo gli incendi degli ultimi giorni “il 90% del patrimonio ambientale è andato perso. Il fuoco è entrato in ogni angolo di bosco. Siamo riusciti a salvarne solo alcuni lembi". A parlare è Giulia Pugliese, una delle tre Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE, che opera sul Parco Nazionale del Vesuvio con attività escursionistiche e che da parecchi giorni è impegnata notte e giorni nei luoghi colpiti dagli incendi. "Siamo sul Vesuvio dall'otto luglio, da dieci giorni. Abbiamo scavato solchi, per delimitare le aree protette. Ma solo quando potevamo, cioè quando le fiamme erano basse. Con le fiamme alte dieci metri potevamo fare poco, per fortuna c'erano i canadair". 

Uno scenario di disperazione, quello che le Guide Ambientali si trovano a fronteggiare in queste ore: "La Riserva Naturale Tirone Alto Vesuvio è andata quasi tutta bruciata. Siamo riusciti a salvare parte del bosco dell’Avetrana anche se alcuni lembi sono ancora a rischio. Il Lichene che caratterizzava le colate laviche storiche del Vesuvio è andato quasi tutto bruciato. Le colate laviche che si trovano nell’Atrio del Cavallo sono nere". Infine, l'appello, le richieste, che enti e istituzioni non dovranno sottovalutare: "Abbiamo lottato, e non ci rassegniamo. Ora urgono un’analisi botanica e geomorfologica. Bisogna intervenire con un’attività di bonifica del suolo per spegnere il fuoco anche sotto il terreno. Poi bisogna programmare, preventivare, mettere in sicurezza sentieri e percorsi per evitare che nei prossimi anni ci siano fenomeni di dissesto idrogeologico”.