Napoli è la prima città del Sud Italia per numero di unioni civili. I numeri, però, sono chiari: il capoluogo campano è ben lontano dalle altre metropoli italiane. Se a Napoli, dall'introduzione della legge, si sono registrate 114 unioni civili (dato aggiornato al 31 dicembre 2017), a Roma sono 763 e a Milano 621. Un dato che evidenzia "il problema culturale che affligge tutto il Sud, non solo Napoli", commenta Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli. "Si pensi che in provincia i numeri sono ancora più bassi: in una cittadina di 130mila abitanti come Giugliano se ne è registrata una sola, e la coppia è stata poi vittima di omofobia, con insulti su manifesti affissi in tutta la città". 

UNIONI CIVILI, NAPOLI SOTTO LA MEDIA DELLE GRANDI CITTA' ITALIANE

"Ora abbiamo le leggi ma resta difficile superare anni e anni di vincoli sociali. La legge fa cultura, senza dubbio", spiega Antonello, che fu protagonista, con il compagno Danilo, della prima unione civile a Napoli. "Si dovrebbero affiancare alla legge iniziative culturali, e una di queste è la delibera del 2016, che il Comune intitolò 'Vieni a Napoli e poi unisciti'. Con la delibera l'amministrazione promuoveva - anche in chiave turistica - la città come luogo perfetto e suggestivo per le unioni civili. Perché, in fondo, Napoli è la città dell'amore". 

'VIENI A NAPOLI E POI UNISCITI' - Dello stesso avviso la professoressa Simonetta Marino, delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli. "Il dato poco entusiasmante trova sicuramente una motivazione in un persistente elemento culturale, una cultura refrattaria a questo tipo di evoluzioni, di stampo patriarcale", spiega Simonetta Marino. "Tali pregiudizi, purtroppo, sono spesso radicati nelle istituzioni stesse, questa delibera cerca appunto di scardinare tali pregiudizi, offrendo maggiori possibilità alle coppie che vogliono coronare il loro sogno d'amore".