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Cronaca

"Minacciato dalla mia ex squadra": lo sfogo del calciatore Umberto Varriale

Il calciatore, classe '91, esordì con Mazzarri durante un'amichevole. Oggi gioca in Eccellenza. "Dopo l'infortunio non volevano pagarmi. Poi mi hanno chiesto di restituire i soldi minacciandomi"

Una brutta storia che mescola sport e malcostume proviene dalle categorie inferiori campane. Sfortunato protagonista Umberto Varriale, 27enne calciatore partenopeo con un passato nel Napoli (Mazzarri lo fece esordire in un'amichevole contro il Racing Santander), una trattativa sfumata con il Chelsea e poi alcune stagioni passate su campi di provincia. Varriale aveva firmato in estate con una squadra avellinese che milita in Eccellenza. Come spiega a Notiziario Calcio, un congruo anticipo sulle sue spettanze viene versato già in estate. 

Varriale esordisce con gol, poi alla quarta di campionato si infortuna: niente di grave, elongazione dell'adduttore. "Le terapie le ho pagate io", spiega il calciatore a Notiziario Calcio. A metà ottobre la sorpresa: Varriale non viene pagato perché "per la società ero infortunato e quindi non c'era stata prestazione sportiva. Ma è chiaro che una società deve mettere in conto anche eventuali infortuni". Così l'ex Napoli decide di lasciare la squadra per cercare altri ingaggi, per far crescere serenamente i suoi tre figli. "Mi hanno chiesto i soldi dell'anticipo, dicendo che mi fanno stare fermo per un anno se non li restituisco. Mi avete tolto il sorriso, il calcio regala gioia ma nessuno potrà essere più felice fino a quando certe persone circoleranno nel mondo del calcio", conclude il calciatore. 

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