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Cronaca

"Sequestrati" nell'aeroporto in Croazia: odissea per 115 napoletani

Dopo alcuni giorni di pellegrinaggio a Medjugorje stavano per imbarcarsi a Dubrovnik ma il loro volo non è mai partito: la compagnia aerea non avrebbe versato 18mila euro di tasse aeroportuali

Il loro pellegrinaggio a Medjugorje è diventato un'odissea che non accenna a trovare fine. Sono in 115, provenienti da Napoli, i turisti bloccati nell'aeroporto di Dubrovnik in Croazia: il loro aereo non è partito.

Hanno dormito nel terminal in sacchi a pelo, con le autorità che non hanno permesso loro di lasciare la struttura. L'aereo che avrebbero dovuto prendere è stato fermato: a quanto pare la compagnia romena Aviro Air non ha versato 18mila euro di tasse aeroportuali. Prima il regolare check in, con l'imbarco dei bagagli, dopo tutto fermo oramai da più di 24 ore.

Donne, bambini, anche un neonato e persone con problemi di salute sono tuttora costretti a restare in aeroporto in attesa di non si sa cosa. Denunciano che il personale della struttura di Dubrovnik soltanto dopo ore ha dato loro dell'acqua e alcune coperte, che non possono raggiungere i loro bagagli né uscire. 

"Alle ore 18 abbiamo fatto il check-in per prendere l'aereo diretto a Napoli - racconta a NapoliToday uno dei turisti fermi in aeroporto - e praticamente ci hanno sequestrati, perché la compagnia con cui dovevamo partire ha debiti con l'aeroporto e la direzione aeroportuale non ha autorizzato il decollo". "Solo dopo quasi 7 ore si sono degnati di darci una bottiglietta di acqua e delle coperte per dormire - prosegue - non ci hanno dato né assistenza né qualche cosa da mangiare".

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