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Cronaca Bagnoli

Trivellazioni ad Agnano, la denuncia: "Allarme tra i cittadini, vogliamo spiegazioni"

Il consigliere dei Verdi Borrelli denuncia "interventi non meglio specificati di trivellazione". Il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo: "Lì volevano costruire una centrale geotermica"

Le denunce di alcuni cittadini hanno avuto in queste ore cassa di risonanza sul profilo Facebook del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: ad Agnano stanno avendo luogo, nella zona di via Scarfoglio, "interventi non meglio specificati di trivellazione".

Borrelli ha interpellato sulla vicenda il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo, che ha spiegato: "In questa stessa zona fu dato vita ad un progetto, chiamato Progetto Scarfoglio, che prevedeva la realizzazione di una centrale geotermica. All’epoca cercai di evidenziare le criticità di tale progetto in un’area dove si concentra la più alta energia di tutta l’area flegrea. I lavori di trivellazione, con conseguenti immissioni ed aspirazioni di fluidi, possono dare vita ad attività simiche ed esplosioni di tipo freatico, in una zona densamente abitata come questa di Agnano tutto ciò è molto pericoloso. Segnalai tali criticità al miinistero dell’Ambiente, alla Protezione Civile, all’Ingv e alle autorità locali ed il progetto Scarfoglio fu bocciato. Ovviamente poiché per ora non abbiamo altri elementi le mie sono solo considerazioni di tipo personale basate sull’esperienza".

"I cittadini ci stanno inviando in continuazione segnalazioni su queste operazioni di trivellazione ma non ci risulta alcuna comunicazione ufficiale – spiega il consigliere regionale – Vogliamo sapere i motivi di questi interventi, perché la popolazione non è stata avvisata e se si conoscono le criticità a cui si sta andando incontro. Chiediamo chiarimenti e delucidazioni al riguardo urgentemente sollecitando un intervento della Regione".

La nota del sindaco di Pozzuoli Figliolia

"Ho sospeso il progetto di trivellazione in corso in via Scarfoglio", spiega il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia. "Questa mattina la Polizia municipale ha ufficialmente fermato il cantiere. Su questo tema, con la Giunta e con il Consiglio, mi ero già espresso nel 2015, dando parere negativo alla realizzazione di questo impianto geotermico pilota. Ne sono memoria la delibera consiliare n° 65 del 2015 e la delibera di Giunta n°94 dello stesso anno.
Ed è in base a queste delibere che ho chiesto ufficialmente all'assessore regionale alle Attività produttive e alla ricerca scientifica, Antonio Marchiello, di revocare anche l'autorizzazione della Regione Campania per tale opera. Provvedimento che sarà completato nelle prossime ore. Avevamo espresso parere negativo all'epoca, e lo ribadiamo oggi, per la sicurezza e la salute dei cittadini di Pozzuoli". 

"Avevamo confermato a più riprese, così come facciamo oggi, di disincentivare l'utilizzo di tecnologie che prevedono scavi profondi e reinezione in pressione del fluido geotermico estratto, per tutelare la comunità residente su questo territorio, coerentemente anche al Piano di Protezione civile previsto per la zona dei Campi Flegrei. Questa terra, così affascinante e vulnerabile, va tutelata e non sfruttata, mettendo a rischio la sicurezza di un'intera comunità. Ad oggi, senza alcuna rassicurazione scientifica, per noi il progetto si ferma qui". 

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