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Cronaca

Folla sui mezzi pubblici, Simeone: "Utilizzare bus sostitutivi per il servizio su ferro"

Il consigliere comunale e Presidente della Commissione Trasporti: "La pista ciclabile bisognava farla mesi fa, non ora. Adesso per evitare l'emergenza occorre pagare i servizi sostitutivi"

Si susseguono, ora dopo ora, le segnalazioni di assembramenti in città su treni, autobus e altri mezzi pubblici o nei pressi delle pensiline, nell'attesa dei mezzi. Le nuove regole stabiliscono nuove capacità di carico per ogni veicolo pubblico, regole a cui al momento non ha fatto seguito la disposizione di una maggiore frequenza che garantirebbe comunque lo smaltimento delle code.

In molti dunque affollano le aree destinate all'attesa, tra nervosismo e la paura di pardere l'ultimo treno o autobus utile. Il video che documenta l'eccezionale carico trasportato dal treno della Cumana arrivato nella stazione di Montesanto, però, sta lasciando molti interrogativi. Possibile che non si siano controllati gli accessi al treno? 

Sulla questione NapoliToday ha ascoltato Nino Simeone, consigliere comunale e Presidente della Commissione Trasporti.  

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Simeone, ha visto il video? L'Eav è materia regionale, ma le chiedo un commento sugli assembramenti e su come il Comune di Napoli intende evitarli.

"Mi sono arrivata segnalazioni continue. Teniamo conto che oggi è il primo giorno di Fase Due, bisogna dare tempo alle aziende di trasporto pubblico di assorbire il colpo. Il trasporto su ferro era quello più utilizzato dai cittadini e oggi, per le limitazioni, i mezzi non possono più recepire tante persone. C'è un'enorme differenza di capacità rispetto a prima, ma comunque non è giustificabile che si creino queste masse. Noi abbiamo disposto segnalatori visivi, anche per disabili. In alcune stazioni metropolitane funziona un solo tornello, che evita pericolosi assembramenti in banchina".

Segnalatori visivi sui mezzi pubblici napoletani

Si ipotizza che questa situazione possa durare ancora diverse settimane, forse mesi. Come sopperire al fatto che, non potendo aumentare la frequenza del trasporto pubblico per mancanza di mezzi, bisognerà limitare il carico? Rispetto a dicembre, prima del Coronavirus, la popolazione viaggiante non è diminuita. 

"Lo dico da tempo, bisogna affidarsi ai servizi sostitutivi, quello che Trenitalia fa sempre. Chiaro, la situazione economica delle aziende locali non è paragonabile a Trenitalia, sarà un costo da affrontare non di poco conto ma mi sembra questa l'unica soluzione. Utilizzare bus di aziende private che coprano le stesse tratte di servizi su ferro come Cumana e Metropolitana. Così l'utente che non riesce a trovare posto ha un'altra possibilità. L'azienda deve mettere l'utente in condizione di viaggiare". 

Si può incentivare un altro tipo di mobilità? 

"Certo, incentivarla è nelle nostre prerogative. Però mi fanno ridere coloro che, dopo aver ascoltato le nuove regole in materia di trasporto pubblico, hanno ipotizzato la pista ciclabile come soluzione. La pista ciclabile andava fatta prima, non ora. Per farla ora ci vorranno mesi, e nel frattempo l'emergenza sarà conclusa. Oggi siamo in questa situazione, con le periferie bloccate perché poco servite dal trasporto pubblico locale. Tutti prendono l'automobile e anche la viabilità ordinaria ne risente, c'è un traffico inconsueto verso il centro". 

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