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Cronaca Torre annunziata

Arresti clan Gionta, manette per il neomelodico Tony Marciano

L'accusa è di traffico di stupefacenti aggravato dal metodo mafioso e, secondo le indagini, sembra fosse tra i finanziatori e gli organizzatori del giro di spaccio

Quanto ha visto arrivare i carabinieri e i giornalisti, Tony Marciano, cantante neomelodico finito in manette nel corso di un'operazione dei carabinieri - 22 arresti tra affiliati del clan Gionta per traffico di droga - ha esordito così: "Se faccio un concerto neanche vengono tutte queste telecamere".

L'accusa, per Marciano, è di traffico di stupefacenti aggravato dal metodo mafioso e, secondo le indagini, sembra fosse tra i finanziatori e gli organizzatori del giro di spaccio. Spaccio che puntava anche sull'amnesia: tipo di droga molto diffusa tra i giovani; un mix di marijuana di pessima qualità e altre sostanze psicotrope dagli effetti ritenuti molto pericolosi e che determina, per l'appunto, l'amnesia.

Marciano veniva invitato proprio dal clan ad esibirsi in occasione della principale festa di Torre Annunziata, quella della Madonna della Neve; in quelle circostanze veniva retribuito anche con l'elargizione di sostanze stupefacenti, dal momento che il cantante è un forte consumatore di cocaina e crack. Tutto questo emerge dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Claudia Picciotti su richiesta dei pm Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa. Sono numerosi i collaboratori di giustizia che hanno indicato in Tony Marciano (all'anagrafe Ciro Marciano) un personaggio molto vicino al clan Gionta, "tanto da essere costantemente invitato alle cerimonie private degli affiliati e degli esponenti di quella organizzazione, ma anche della cosca dei Gallo. Il collegamento di Marciano con gli elementi di vertice dei clan di Torre Annunziata - scrive il giudice - è confermato dalla circostanza che taluni lavori discografici, alla luce delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, sono stati direttamente pubblicati a spese degli affiliati di quelle organizzazioni. La semplice disamina di taluni dei suddetti brani, come 'Nun ci amm' arrenneré e 'Nun po ferni'' - si legge ancora nell'ordinanza - dimostra come Marciano attraverso gli stessi intenda veicolare messaggi chiaramente apologetici della camorra e volti a disprezzare la figura dei collaboratori di giustizia".

CHI È TONY MARCIANO - Come si legge sulla pagina di Wikipedia, il neomelodico ha debuttato negli anni Ottanta. Nel 1986 incise un lp chiamato 'Io Sono Meridionale', brano hit che fece vendere 150mila copie. Nella sua carriera, anche un duetto con Maria Nazionale nel brano 'Io e te'. In una delle sue ultime canzoni 'Nun ciamm arrennere', Marciano se la prendeva con i pentiti. Quegli stessi pentiti anche grazie ai quali è scattato il suo arresto. Nel brano Tony Marciano sottolinea che i pentiti "hanno perso l'omertà" e che "hanno fatto cadere un impero". Ma, dicendo che è latitante da un anno, aggiunge anche: "Non mi faranno perdere la dignità".

Il neomelodico Tony Marciano - YouTube


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