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Cronaca

Tiziana Cantone, parla l'avvocato: "I suoi video potrebbero tornare online"

"L'ultima volta che l'ho vista era turbata, ma niente lasciava presagire una fine simile"

"Tiziana si è rivolta a me per quanto riguarda l'aspetto civilistico, i miei interlocutori non erano le quattro persone che oggi sono indagate, ma tutti i social network e i motori di ricerca all'interno dei quali c'erano tutti i video ormai diffusi". Roberta Foglia Manzillo, legale di Tiziana Cantone - la giovane donna che si è suicidata pochi giorni fa - è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente delll'Università Niccolò Cusano, nel corso del format ECG, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

"Siamo entrate in contatto a fine maggio 2015, tanto è vero che il ricorso è stato depositato il 13 luglio 2015. Ho seguito il caso dall'inizio. Quando Tiziana si è accorta di questa cosa, che i video erano stati diffusi senza la sua autorizzazione, ha ritenuto opportuno intraprendere un'azione civile per la rimozione di questi video all'interno di tutti i motori di ricerca e dei social. Il ricorso fu accolto solo parzialmente, abbiamo avuto una vittoria parziale. Per quanto riguarda i soggetti contro i quali avevamo vinto, abbiamo avuto il riconoscimento del rimborso delle spese, per quanto riguarda le persone contro i quali Tiziana non aveva ottenuto la vittoria, il giudice l'ha condannata a pagare le spese processuali. A mio avviso la complessità della materia e il riconoscimento parziale del diritto, potevano rappresentare un giusto motivo per compensare le spese processuali, per fare in modo che ognuno si pagasse il proprio avvocato".

L'avvocato ha svelato che cosa non è andato bene nel corso del procedimento: "Ci sono state delle problematiche di tipo giuridico, rispetto a Yahoo Italia ad esempio la loro eccezione era quella secondo la quale noi ci eravamo rivolti alla sede italiana piuttosto che a quella straniera. C'è un vuoto legislativo che sarebbe opportuno colmare in questo senso, bisogna stabilire che se si hanno delle sedi nel luogo in cui è avvenuto il fatto la sede interlocutrice deve essere quella in cui è avvenuto il fatto. Per Google c'era un'altra questione, mentre per quanto riguarda Youtube bisogna indicare tutti gli url in maniera del tutto dettagliata. La mia domanda rivolta alla giustizia, però, non solo riguardava la rimozione di quanto già presente, ma anche l'inibitoria per il futuro. Ovviamente io posso indicare gli url del passato, perché sono presenti, anche se infiniti, ma poiché chiedevo anche la rimozione per il futuro, quello che accade un domani, io non posso saperlo, l'url di un domani non posso conoscerlo, purtroppo su questo non ho avuto riscontri. Per quanto riguarda i soggetti contro i quali la causa non è stata vinta, al momento purtroppo potrebbe accadere ancora che qualcuno metta in rete dei video con Tiziana".

E poi: "L'ho vista l'ultima volta a seguito dell'esito della sentenza, era turbata proprio per la parziale mancata vittoria. Non c'erano però segnali che potessero far presagire un epilogo del genere, una fine così tragica". "La vita privata va rispettata, lei non si è cercato nulla - continua il legale - Io ora voglio rappresentare tutti coloro che si trovano in una situazione simile, per fare in modo che si possa uniformare la materia in giurisprudenza per avere un intervento immediato. Il nostro processo era un processo d'urgenza, bisognava intervenire subito, eliminare alcune immagini da internet deve essere più rapido, per accogliere parzialmente la nostra richiesta ci sono voluti 14 mesi, troppi. E poi voglio dire a tutti di stare attenti quando si utilizzano smartphone per riprendere gli aspetti privati delle persone. Può danneggiare molto irreversibilmente la vita delle persone, serve una corretta educazione nel loro utilizzo".

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