rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Terzigno

Terzigno, cronaca di una giornata di guerra

Tutto è degenerato quando dai tg i manifestanti hanno appreso che Cava Vitiello sarebbe stata aperta. Da lì è iniziata l'ennesima giornata di tensione che promette di non finire qui

terzigno_60Momenti di forte tensione oggi nel piccolo comune vesuviano. La mattinata è stata aperta da cariche della polizia e blocchi dei manifestanti. Via Zabatta diventa un campo di battaglia. Per l'intera mattina, infatti, i manifestanti hanno aspettato gli autocompattatori che avrebbero dovuto fare quel tragitto per raggiungere la discarica Sari.

Tensione alta nei vicoli di Terzigno, alle 11.30 i comitati e le associazioni hanno organizzato un'assemblea per riflettere tutti insieme sulle prossime mosse della protesta. Occupata soprattutto la strada di fronte la pizzeria "Il Rifugio", sempre sulla Zabatta. Ed è proprio di fronte l'esercizio commerciale che sono accaduti gli scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine. La situazione degenera completamente quando i cittadini di Terzigno e Boscoreale hanno appreso la notizia dai Tg: "Cava Vitiello sarà aperta".

terzigno_61Al contrario di quanto disse il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, qualche giorno fa, Secondo le sue dichiarazioni, infatti, proprio oggi sarebbe dovuta arrivare la comunicazione ufficiale della non apertura della cava. Un caso: oggi si ufficializza il contrario. A quel punto la rabbia è diventata collettiva e incontrollabile. Incendiati autocompattatori, danneggiate vetrine di negozi, rovesciati i cassonetti.

Anche gli istituti scolastici mettono in allerta i genitori degli alunni. Alle 14.00, infatti, gli insegnanti dell'istituto "La Fiaba" hanno chiamato tutti i genitori, per metterli in guardia della situazione incandescente, preoccupati che potesse accadere qualcosa anche nelle scuole hanno chiesto a mamme e padri di ritirare prima dell'orario di uscita i loro fanciulli.

Fumo nero si vedeva nella direzione di Boccia al Mauro mentre gli elicotteri delle forze dell'ordine sorvolavano l'intera zona. «C'è molta tensione in giro - dicono i cittadini che sono rimasti barricati in casa - adesso la situazione è veramente critica».

Tutti ribadiscono il loro fermo no all'apertura di Cava Vitiello. Intanto il sindaco Auricchio continua con le sue promesse: "Berlusconi troverà la soluzione al problema". Probabile che sia l'ennesima bugia, proprio come Cava Vitiello e il protocollo che Auricchio ha sempre dichiarato inesistente e che invece circola in numerosi siti internet.

Intanto le strade che portano a Terzigno sono tutte bloccate, l'unica uscita disponibile è quella di San Giuseppe. Le voci e le indiscrezioni sul continuo svolgersi della vicenda diventano incessanti.

Stamattina alcuni cittadini dicono di aver visto dei tir contenenti materiale infiammabile diretti verso la discarica Sari. Qualche sito internet e diversi manifestanti parlano di un ragazzo investito a Boscoreale da un'auto della Polizia e del sequestro delle videocamere che avrebbero ripreso il tutto. Circa 18 sono le cave che ci sono a Terzigno, venivano utilizzate per l'estrazione della pietra lavica del Vesuvio, con la quale anche Piazza del Plebiscito fu costruita.

Cava Sari fu riaperta nel 2008, mai bonificata (come promesso dalle amministrazioni), le falde acquifere sono inquinate e intorno alla discarica Sari sono visibili altri cumuli di spazzatura, tra i quali anche lastre di eternit. "Nessuna carica istituzionale - chiosano i cittadini - si è degnata di
venire per darci solidarietà o per tranquillizzare le acque. Ci hanno abbandonato". Intanto le proteste e i blocchi continuano in modo incessante.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terzigno, cronaca di una giornata di guerra

NapoliToday è in caricamento