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Cronaca

Terra dei Fuochi: "Il 75% degli italiani non compra più prodotti campani"

Il sondaggio di Datamedia: "Per il 62,1% degli italiani la responsabilità per la situazione campana è da imputarsi all'illegalità del Sud Italia, mentre per il 34,1% è delle aziende del Nord Italia"

La paura per un eventuale contaminazione di alcuni prodotti coltivati nella cosiddetta Terra dei Fuochi penalizza tutti i prodotti campani e le vendite crollano vertiginosamente. Il panico diventa irrazionale e incontrollato e finisce con il mettere a rischio un'intera economia regionale, che si regge su indiscusse eccellenze.

Durante l’ultimo sondaggio realizzato da Datamedia Ricerche, istituto diretto da Natascia Turato, per la trasmissione “A Reti Unificate”, un campione rappresentativo è stato interrogato sulla questione della terra dei fuochi in Campania.

"Per il 62,1% degli italiani la responsabilità per la situazione campana è da imputarsi all’illegalità del Sud Italia, mentre per il 34,1% è delle aziende del Nord Italia, il 3,8% non sa o non risponde.

Altra domanda posta agli intervistati è se in seguito agli allarmi contaminazione del suolo avessero deciso di consumare meno prodotti campani, il 74,9% degli italiani ha risposto di sì, il 22,8% di no ed il 2,3% non sa o non risponde".

E mentre sono diverse le grandi aziende che scelgono di pubblicizzare il fatto di non utilizzare prodotti campani, in controtendenza si muove la Coop (Unicoop Tirreno) che dichiara in un comunicato ufficiale che i la cooperativa continua a vendere anche prodotti provenienti dall'area al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, i quali sono stati sottoposti a rigidi controlli e sono "risultati molto buoni", senza agenti contaminanti.

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