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Cronaca Caivano

Terra dei Fuochi, Don Patriciello: "Attendo una telefonata da Papa Francesco"

Il parroco: "Istituzioni complici, troppe resistenze sul tema dell'inquinamento ambientale". E sul Pontefice: "Sono convinto che, dopo aver visto le cartoline delle mamme con i piccoli uccisi dal cancro, il Papa chiamerà"

Don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano in prima linea nella lotta ai roghi tossici e allo smaltimento illecito dei rifiuti pericolosi, nel corso di uno speciale in diretta su Tv Luna Napoli (canale 14 del digitale terrestre e streaming www.lunaset) ha parlato di forti 'resistenze' incontrate sul tema dello scampio ambientale in atto tra le province di Napoli e Caserta.

"Abbiamo incontrato infinite resistenze sul tema dell'inquinamento ambientale. Innegabile la complicità delle istituzioni che fino ad oggi hanno impedito di tracciare una mappatura delle zone inquinate. Esiste un patto scellerato tra camorra, imprenditori e politici''.

Invitato da don Gennaro Matino, parroco della SS Trinità in via Tasso, Patriciello ha incontrato la comunità parrocchiale e risposto alle domande sul tema della 'Terra dei fuochi'. Per il parroco, ''la zona è stata inquinata anche a causa della complicità della classe politica che, pur sapendo, si è girata dall' altra parte''.

Un riferimento anche all'incontro, avvenuto di recente e in un'altra regione, con il pentito Carmine Schiavone: ''In quelle quattro ore e mezzo di colloquio - ha detto il prete - l'ho esortato a fare di più, rivelando cose inedite. Già, perché quanto riferito da Schiavone ai giornalisti è verità processuale. Schiavone mi ha risposto che tutti noi, che abitiamo nella fascia della terra dei fuochi, dovremmo scappare via. E intanto tutte le nostre famiglie contano morti. Anche nella mia famiglia ci sono due casi''.

Don Patriciello ha esortato le Istituzioni affinché si mettano a punto determinate misure: ''Una mappatura delle aree inquinate, l'etichettatura di quei terreni inquinati con la dicitura 'no food', la realizzazione di un marchio di qualità per i prodotti agricoli d'eccellenza, il contrasto alle fabbriche illegali, la tracciabilità di quello che giunge in Campania anche attraverso il controllo satellitare dei tir''.

Infine l'importanza dell'impegno della Chiesa: ''Ho il telefonino sempre acceso perché mi aspetto che da un momento all'altro mi telefoni Papa Francesco. Non so perché sono convinto che, dopo aver visto una parte delle 150mila cartoline che ritraggono le undici mamme con i loro piccoli uccisi dal cancro, il Papa mi chiami''. (Ansa)

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