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Cronaca

Dramma carceri: vuole impiccarsi in cella, salvato dagli agenti

È salvo il detenuto napoletano del carcere di Grosseto che stava per togliersi la vita. "Ma servono provvedimenti concreti, l'emergenza dei penitenziari non è risolta"

Voleva uccidersi nella sua cella, impiccarsi in bagno. Sono stati gli agenti penitenziari ed altri detenuti a fermarlo, salvandogli la vita: un 40enne napoletano, in carcere a Grosseto per tentata estorsione e sequestro di persona, si è reso protagonista di un tentativo di suicidio nel tardo pomeriggio di lunedì.

Tossicodipendente e con problemi psichiatrici, l'uomo è salvo. Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), è “l’ennesimo evento critico accaduto in un carcere italiano”, “sintomatico di quali e quanti disagi caratterizzano la quotidianità penitenziaria”,

Il sindacalista esprime ai poliziotti che hanno salvato la vita al detenuto “apprezzamento e l’auspicio che venga loro concessa una ricompensa ministeriale”. “Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 17mila tentati suicidi – va avanti Capece – ed impedito che quasi 125mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”.

L'emergenza dei penitenziari non è ancora risolta. Per l'esponente Sappe “devono assumersi provvedimenti concreti: non si può lasciare solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri”.

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