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Aggressioni al 118: dal 15 gennaio telecamere su tutte le ambulanze

Vertice in Prefettura per affrontare l'emergenza sicurezza dopo l'ennesimo episodio di violenza. Ma al sistema dell'emergenza mancano 45 infermieri e 30 medici per poter garantire un servizio efficiente

Sarà montata il 9 gennaio la prima telecamere su un'ambulanza del 118 dell'Asl Napoli 1. Dopo l'ennesimo episodio di violenza ai danni del personale sanitario, è stato convocato un vertice in Prefettura cui hanno preso parte anche i dirigenti della Questura, il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva e Giuseppe Galano, direttore del 118 di Napoli.

La data segnata in rosso sul calendario è quella del 15 gennaio quando, dopo qualche giorno di sperimentazione, dovrebbe uscire in strada la prima ambulanza dotate di telecamere. Saranno cinque gli obiettivi a bordo, una puntata sull'operatore e altre quattro a riprendere l'esterno del mezzo, così da salvaguardare la privacy dei pazienti. Dal 15 in avanti, poi, ogni due giorni verrà aggiunta una nuova ambulanza con sistema di videosorveglianza integrato. 

L'impianto potrà essere avviato dagli operatori stessi, le immagini saranno registrate dal server del Centrale operativa del 118 e resteranno a disposizione delle forze dell'ordine nel caso si verificassero episodi di violenza. In Prefettura è stata avanzata l'ipotesi che anche le telecamere dei pronto soccorso possano essere collegate con la centrale operativa della Questura di Napoli.

Ma le difficoltà della rete dell'emergenza napoletana non sarà risolta da questa iniziativa. L'altra faccia della mdaglia è rappresentata dalla cronica carenza di personale. Secondo stime interne all'Asl Napoli 1, per poter garantire un servizio sufficiente mancherebbero all'appello 40-45 infermieri e oltre 30 medici. 

Il paradosso è che ci sarebbero ben 34 dottori già assunti per il 118, ma sono stati "appoggiati" nei pronto soccorso per tamponare un'altra carenza di personale. La classica soluzione temporanea che diventa permanente. La speranza è che con l'uscita dal Commissariamento del comparto sanitario si possa procedere a nuove assunzioni. Al momento, risultano contrattualizzati deci nuovi autisti che, da soli, non basteranno a migliorare le cose. 

Nelle prossime settimane la direzione dell'Azienda punta a prendere oltre 500 infermieri dal concorsone dell'Ospedale Cardarelli. Da questo bacino dovrebbero essere individuate le circa 40 unità da piazzare sulle ambulanze. Per i medici bisognerà attendere un paio di mesi per la fine dei corsi di formazione sull'emergenza. L'obiettivo è assumerne una trentina che possano essere impiegati sia per il 118 che per i pronto soccorso. 

Si prospetta anche l'acquisto di quattro nuovi mezzi che andrebbero poi dislocati nelle zone attualmente scoperte: Napoli centro, Ponticelli, Scampia, Posillipo. Se tutto ciò venisse realizzato in tempi brevi, sarebbe un toccasana per un sistema, quello dell'emergenza, messo a dura prova dal Piano di rientro della Sanità. 

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