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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Fuorigrotta

Suicidio all'università, prima di lanciarsi Giada riceve la telefonata del fidanzato

Il giovane le chiedeva informazioni sull'aula in cui recarsi per la seduta di laurea. Con lui la famiglia della 26enne. Poi un sms: "Scusa, non ce la faccio"

Le indagini sul suicidio di Giada De Filippo, studentessa 26enne suicidatasi ieri dal tetto dell'università Federico II nella sede di Monte Sant'Angelo, lasciano emergere i primi dettagli sul dramma interiore vissuto dalla giovane di origini molisane. La giovane avrebbe ricevuto, pochi istanti prima del salto nel vuoto, la telefonata del fidanzato. La famiglia era arrivata al completo per festeggiare la laurea, e il ragazzo di Giada le chiedeva indicazioni sull'aula in cui si sarebbe svolta la cerimonia. La voce rotta di Giada avrebbe preannunciato la tragedia. Poco dopo lo schianto e le grida degli altri studenti, poi la corsa di amici e parenti della 26enne, la scena straziante.  Secondo il Tg5, Giada avrebbe mandato anche un sms: "Scusa, non ce la faccio".

ATTIVITA' SOSPESE -  Sono state sospese tutte le attività universitarie in programma oggi, in segno di lutto. Ieri sul posto è giunto anche il rettore dell'Università Federico II, Gaetano Manfredi. È stato rimandato anche l'evento che prevedeva la partecipazione di Ghoulam e Christian Maggio. La comunità federiciana è comprensibilmente sotto shock per l'accaduto. Cinque anni fa un evento simile, sempre alla Federico II: una studentessa si lanciò dall'edificio della facoltà di Ingegneria in piazzale Tecchio. 

IL VIDEO: ARRIVA LA POLIZIA MORTUARIA

DRAMMA INTERIORE E SENSO DI COLPA - In queste ore la polizia cerca di ricostruire i motivi che hanno portato all'irreparabile gesto della 26enne molisana. Le indagini sono condotte dal sostituto procuratore Roberto Simeone. Giada era originaria di Sesto Campania, provincia di Isernia, e da lì proveniva l'intera famiglia, pronta ad assistere alla laurea della giovane donna. A quanto pare la giovane aveva convocato la famiglia a una seduta di laurea alla quale, comunque, non avrebbe potuto prendere parte. Lo struggimento seguito a una verità troppo amara da rivelare ha avuto un effetto devastante su Giada. 

LA MARCIA SILENZIOSA - Una lunga, commossa marcia silenziosa si è tenuta in mattinata tra gli edifici della sede di Monte Sant'Angelo. Lezioni sospese, ma gli studenti si sono ritrovati, spontaneamente, dopo aver fatto circolare appelli sui social e via telefono. "Eravamo almeno quattrocento e ci siamo ritrovati lì senza organizzazione alcuna", raccontano Andrea Ruggiero e Mimmo Petrazzuolo, coordinatori della Confederazione degli studenti. "Vogliamo ricordare una ragazza come noi"

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