Un giovane di 20 anni, padre di un bimbo di due anni, si è tolto la vita nel rione Don Guanella, gettandosi dal balcone di casa dei suoi genitori. Il ragazzo era preoccupato in quanto non riusciva a trovare lavoro e un anno fa era stato anche brutalmente aggredito da una baby-gang.

Sulla tragedia si è così espresso Angelo Pisani, presidente dell'ottava municipalità.

"Sono ore di grande dolore per il suicidio del ventenne di Rione Don Guanella, padre di un bambino e alla ricerca disperata di lavoro. Il dramma che lo ha ucciso è quella mancanza di lavoro che non è una conseguenza del destino, bensì una colpa grave, un macigno pesante sulla coscienza di chi ha il dovere di assicurare un futuro lavorativo alle giovani generazioni e pensa invece solo al proprio tornaconto politico. I nostri quartieri continuano ad essere ricettacolo di squallide passerelle elettorali e ancor di più lo saranno nei prossimi mesi, quando vedremo piccoli e grandi responsabili di questi autentici crimini contro l’umanità scendere dalle vetture spalleggiati da autisti, portaborse e guardie del corpo in incognito, per gettare al popolo l’ennesima dose di promesse elettoralistiche. Stavolta però si sbagliano: qui la gente non dimentica, e saranno proprio tragedie come quella del ventenne di Don Guanella a lasciare il segno, la traccia indelebile dell’abbandono politico-istituzionale che è alla base della disperazione. Rivolgo un appello al premier Matteo Renzi affinché assuma immediatamente concrete e tangibili iniziative per i giovani dei nostri quartieri nel segno di nuova e duratura occupazione. Sono questi gli unici banchi di prova per un governo che dice di voler cambiare pagina. Viene prima la vita dei nostri ragazzi, poi le leggi elettorali. Il Job Act non basta se non si calano da Roma provvidenze economiche destinate allo sviluppo e non si è in grado di vigilare sul loro utilizzo", conclude Pisani.