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Domenica, 28 Aprile 2024

Stupri Caivano, le vittime conoscevano il branco: "Minacciate per mesi" |VIDEO

Misure cautelari per nove giovani, sette sono minori. La procuratrice Troncone: "Gli episodi di violenza sono molti, i ragazzi erano anche armati"

"Le vittime erano minacciate anche con armi, obbligate a tanti incontri in diversi mesi". E' agghiacciate il quadro che emerge dalle indagini sulle violenza che due ragazze, di 10 e 12 anni, avrebbero subito a Caivano da parte di un gruppo di nove giovani, sette dei quali minori. La Procura di Napoli Nord e il Tribunale dei minori di Napoli hanno emanato due ordinanze di custodia cautelare. La prima rivolta ai due maggiorenni del branco e la seconda per gli under 18. L'età dei presunti aguzzini va dai 14 ai 20 anni. 

"Le vittime conoscevano i ragazzi - precisa Maria Antonietta Troncone, procuratrice di Napoli Nord - frequentavano gli stessi posti a Caivano. Conoscere un conto, un altro è sopportare quello che hanno subito. Gli incontri sessuali cui sono state obbligate non si possono nemmeno contare. I maschi erano anche armati con tirapugni, loro avevano paura. Escludiamo categoricamente che ci potesse essere una qualche forma di consenso, a prescindere dal fatto che per quell'età la legge non contempla il consenso". 

Vittime e aguzzini frequentavano gli stessi posti, quindi. Ed è in uno di questi chesarebbe avvenuto il contatto: la villa comunale di Caivano. "Non erano tutti di Parco Verde - afferma Maria de Luzenberger, procuratrice del Tribunale dei minori di Napoli - Le ragazze si sono anche spostate, ma il gruppo le ha seguite". Intanto, i carabinieri hanno sequestrato i posti dove l'orrore si sarebbe consumato: aree abbandonate e vecchi campi sportivi. 

Le indagini sono partite dalle denunce delle due ragazzine. Sono stati i genitori a portarle dai carabinieri perché sospettavano che qualcosa non andasse. Ed è ai militari della stazione locale che le due minori hanno cominciato a rompere il muro di silenzio. Ora, sono entrambe in protezione ed entreranno in un programma che prevede il reinserimento graduale e controllato in ambiente familiare. 

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