Cinquemila studenti in piazza a Napoli: "Blocchiamo la città"
Corteo da piazza Garibaldi e piazza del Gesù, cinquemila studenti in strada. Manifestazioni anche in provincia. Caos traffico nel centro cittadino
Prova di forza degli studenti napoletani, oggi scesi in 5mila in piazza per contestare le politiche del governo, secondo l'Unione degli Studenti azione "fatta di tagli all’Istruzione e di false promesse". Una manifestazione festosa e partecipata, che ha pesantemente però condizionato la viabilità nel centro cittadino.
Due i principali cortei, partiti da piazza Garibaldi e piazza del Gesù alle 9.30 per poi congiungersi successivamente. Le voci dalla piazza sono unanimi. Così un rappresentante degli Studenti Autonomi Organizzati: "Domani sarà la giornata per il diritto allo studio, e oggi siamo in piazza. Chiediamo politiche concrete di attenzione. Siamo contro la repressione, camionette delle forze dell'ordine e perquisizioni fuori alle scuole non risolvono le carenze d'infrastrutture. Dopo il maltempo abbiamo avuto soffitti crollati e scuole chiuse per settimane. Ventinove milioni destinati all'istruzione sono meno di niente".
Dopo le mobilitazioni studentesche del 12 ottobre e l'incontro con il ministro Di Maio ottenuto dalla Rete della Conoscenza, gli studenti hanno a loro dire "ricevuto una risposta chiarissima e vergognosa: 60 milioni di tagli all'istruzione". Maschere di pulcinella, foto contro Matteo Salvini, tantissimi striscioni, musica e cori tra cui "blocchiamo la città".
PROTESTA STUDENTI, TENSIONI ALL'ESTERNO DEL SAN CARLO - VIDEO
"Siamo stati davanti la sede della Federico II, a Corso Umberto I,e a Piazza Borsa - raccontano i manifestanti - abbiamo fatto una striscionata per rimarcare il clima di repressione e di odio in cui viviamo quotidianamente, ricordando le vittime dello stato Davide Bifolco e Stefano Cucchi,in occasione degli Stati Generali della Sicurezza che si terranno oggi pomeriggio al teatro San Carlo. Abbiamo portato la nostra idea di scuola controcorrente, abbiamo urlato che i nostri problemi sono altri, abbiamo ribaltato l'idea di sicurezza che questo governo del ''manganello'' ci promuove".
"Ci siamo fermati sotto la Prefettura di Napoli per fare un'assemblea - vanno avanti ancora i ragazzi - rivendicando tutte le nostre proposte reali su diritto allo studio per borse, libri, alloggi, servizi, su una nuova didattica inclusiva e di qualità, sulla vera sicurezza,quella di avere scuole e università che non ci crollino in testa. Il 12 ottobre abbiamo dichiarato il nostro 'stato di agitazione permanente', e non ci fermeremo davanti alle promesse che questa Regione ci continua a dare,senza darcene una prova concreta, i conti li farete con noi".
Così Manuel Masucci, coordinatore regionale dell'Unione degli Studenti Campania: "Siamo stanchi di provvedimenti spot o repressivi come il Decreto Scuole Sicure che rispondono all'inagibilità dilagante delle strutture con telecamere e polizia. Stanchi di vedere continui tagli alla didattica mentre gli studenti e le studentesse di tutto il Paese svolgono percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro per niente formativi e spesso a pagamento".
"Vogliamo risposte concrete ai crolli nelle scuole e allo sfruttamento in Alternanza - dichiara Arianna Antonilli, Coordinatrice dell'Unione degli Studenti Napoli - bisogna subito reinvestire i fondi tagliati all'alternanza per garantirne l'accessibilità e la qualità, questa è l'unica vera sicurezza, non il daspo scolastico e le telecamere. Adesso nelle scuole e nelle università andremo controcorrente".
L'adesione degli universitari
Anche gli universitari sono oggi in piazza. In particolare, Link Napoli denuncia caro affitti e mancanza di investimenti su borse di studio e tirocini, situazione che porta gli studenti universitari a vivere in "condizioni di difficoltà reali nel pagarsi gli studi". "In Italia - dichiara Gennaro Piccirillo, coordinatore di Link Napoli - la spesa sull'Istruzione è solo il 3.5 % del Pil, ben al di sotto della media europea, dato che si certifica poi anche nella percentuale di laureati in tutto il Paese. Non abbiamo risposte, ogni anno il 26 % degli studenti meridionali scegli di svolgere il percorso universitario al Nord Italia".
Gli Stati Generali della Sicurezza
Proprio nella giornata di oggi al San Carlo si terranno gli "Stati Generali della Sicurezza". Lì, contestano ancora gli studenti, "con vari esponenti politici del governo nazionale e di tutta la Regione si discuterà un'idea di sicurezza completamente distante dalle condizioni di chi vive le contraddizioni di questa terra: polizia daspo e repressione".
Studenti oggi in piazza anche a Salerno, Torre del Greco, Sorrento, Cervinara e Benevento.