Sputa al conducente del bus: non l'aveva fatto salire fuori fermata
Ancora un'aggressione ai danni di un autista dell'Anm: questa volta è accaduto in piazza San Ciro al 40enne alla guida del 254. “Siamo la valvola di sfogo dei disservizi, devono proteggerci con cabine blindate”
Ennesima aggressione, nell'arco di pochissimi giorni, ai danni di un impiegato dell'Anm. Erano circa le 20.30, ieri, quando il conducente di un filobus della linea 254 è stato costretto a fermarsi in piazza San Ciro. Colpa delle auto in sosta selvaggia, gli era impossibile proseguire la corsa.
A quel punto si è avvicinato alla vettura un uomo tra i 40 ed i 50 anni, appena uscito da un bar. Ha iniziato a colpire il bus con violenza, voleva salire fuori fermata. Il no del conducente è irremovibile – il regolamento lo vieta – e l'uomo si avvicina al finestrino del lato guida.
Prima aggredisce verbalmente l'impiegato Anm, poi lo colpisce con uno sputo al volto. Due vigili hanno assistito alla scena, e fermato l'uomo.
L'autista è stato portato all'ospedale più vicino, dove per una crisi d'ansia gli sono stati diagnosticati 7 giorni di prognosi. "Lavoriamo sotto tensione – ha spiegato l'autista – siamo diventati la valvola di sfogo di utenti, giustamente inferociti. Devono proteggerci con cabine blindate”.
“Tagli alle corse, le lunghe attese alle fermate dei bus, la pessima viabilità urbana e le scarse condizioni di comfort sui mezzi stanno provocando esasperazione tra l'utenza e forte stress tra i conducenti – denuncia l'Usb – L'azienda dovrebbe tutelare i propri lavoratori attraverso adeguati sistemi di prevenzione e sicurezza, attualmente sono insufficienti”.
