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Cronaca

Stress, mobbing e rischi lavorativi: arriva lo Sportello Rosa del Secondo Policlinico di Napoli

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Le donne sono vittime maggiormente di mobbing, molestie morali e violenze con significativi effetti sulla salute fisica e sull'equilibrio psicodinamico. Recenti ricerche hanno, infatti, dimostrato che, su 21 milioni di occupati, circa un milione e mezzo di lavoratori sono vittime di mobbing. Il fenomeno è più presente al nord (65%) e colpisce maggiormente le donne (52%) che, rispetto agli uomini, sono più esposte allo stress (40% vs 36% degli uomini).

Di questi aspetti si discute venerdì 28 marzo, dalle ore 9.00 alle 13.30, nell'Antisala dei Baroni del Maschio Angioino, durante il seminario La donna nell'ambiente di lavoro: attitudini, carriera, rischi, promosso dall'Unità Operativa Complessa di Medicina del Lavoro e Sorveglianza Sanitaria, il cui responsabile è Eduardo Farinaro, del Dipartimento ad Attività Integrata di Igiene e Medicina del Lavoro e Preventiva, diretto da Maria Triassi, dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Durante l'evento, sarà presentato lo "Sportello Rosa" dell'Azienda, un ambulatorio di genere, essenzialmente diretto alle donne, ma aperto anche agli uomini, che abbiano percezione di danni alla salute e di difficoltà relazionali derivanti dal proprio lavoro.

L'incontro, in programma nell'ambito di "Marzo Donna 2014- Dai bisogni ai desideri: economia e politica nella pratica delle donne", evento organizzato dal Comune di Napoli, ha l'obiettivo di esplorare le caratteristiche del lavoro femminile e promuovere una "rete" integrata di professionalità e competenze sul territorio campano.

"Le donne sono ritenute, a torto, le parti deboli della società e non a caso sono le maggiori vittime di mobbing, ma non tutte sono mobbizzate da uomini. Il rapporto che lega il mobbing all'universo femminile apre, infatti, il campo ad un intreccio di relazioni conflittuali, sia tra i sessi, sia all'interno dello stesso sesso", precisa Harald Ege, psicologo di PRIMA, Associazione Italiana contro Mobbing e Stress Psicosociale, la cui lezione magistrale sul tema della discriminazione di genere è prevista durante l'evento.

Le donne, infatti, a tutt'oggi, sono maggiormente impiegate in attività con bassa autonomia ed elevata intensità, cosiddetti 'high strain' (30% degli uomini, 40% delle donne) ed hanno minori possibilità di avere progetti di responsabilità nel loro lavoro e maggiori compiti caratterizzati da monotonia e scarsa creatività. Prevalgono, tra le donne, i lavori precari e subordinati e va sottolineato che una particolare forma di stress fisico e mentale è dovuto al "doppio" lavoro, quello domestico e di cura familiare che si aggiunge alle attività professionali.

"La valutazione della salute delle donne a lavoro è ancora oggi prevalentemente affidata a criteri diagnostici e preventivi improntati su modelli maschili. Obiettivo dell'ambulatorio è, invece, adottare un approccio attento e consapevole alle differenze di genere", sottolinea Umberto Carbone, responsabile dell'Unità Operativa Semplice di Ergonomia ed Ergo-oftalmologia dell'AOU Federico II e dello Sportello Rosa.

L'ambulatorio "Sportello Rosa", a cui collabora la psicologa e psicoterapeuta Elisabetta Riccardi, è dedicato alla diagnosi delle patologie conseguenti all'azione di rischi lavorativi, ai fenomeni di stress, burn-out, mobbing e molestie ed è inoltre impegnato nella prevenzione dei rischi correlati ai lavori domestici, spesso trascurati nella valutazione delle patologie e del disagio delle donne e fornisce supporto nell'iter del riconoscimento della causa lavorativa, attraverso l'interlocuzione con gli organismi istituzionali preposti alla tutela della salute e alla garanzia assicurativa del lavoratore (Medico Competente, INAIL, ecc.), provvedendo alla redazione delle certificazioni diagnostiche finalizzate ai riconoscimenti del danno.

"La creazione di un ambulatorio di genere nell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II si avvantaggia dell'interdisciplinarietà, caratteristica dell'offerta assistenziale del Policlinico federiciano, con l'obiettivo di fornire una risposta adeguata ed efficace ai bisogni, spesso inespressi, della popolazione femminile", conclude Giovanni Persico, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.

L'ambulatorio è attivo il martedì ed il venerdì dalle 10.00 alle 13.00 ed il giovedì dalle 13.00 alle 16.00. La prenotazione va effettuata attraverso il CUP dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.

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