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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Torre annunziata / via San Francesco di Paola

Sparò in aria per minacciare la moglie, in carcere

Trasferimento in carcere per il 23 C.R. che sparò a via San Francesco di Paola a Torre Annunziata

Arriva una svolta nelle indagini per i colpi d'arma da fuoco esplosi in pieno centro storico a Torre Annunziata la scorsa settimana. La polizia oplontina, guidata dal dirigente Vincenzo Gioia e dal suo vice Elvira Arlì, hanno scoperto il reale motivo per il quale il 23enne, C.R. ha sparato in aria a via san Francesco di Paola. Il giovane ha sparato in aria per minacciare la moglie, non trovando la pistola per caso e per impressionare delle ragazze che erano con lui. Una motivazione che aveva dato nel corso del processo per direttissima che l'aveva coinvolto e che aveva visto emettere dal tribunale oplontino una condanna ai suoi danni di un anno ed otto mesi. Per questo motivo il 23enne era agli arresti domiciliari mentre dopo le indagini della polizia è arrivata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere e il trasferimento dietro le sbarre.

Secondo quanto accertato dagli agenti del commissariato di corso Umberto I, la moglie del 23enne aveva già sporto denuncia ai suoi danni per un episodio analogo. Episodio che si è ripetuto lo scorso 23 maggio ed è stata la donna a raccontare l'esatta dinamica dei fatti a cui gli investigatori hanno trovato dei riscontri. C.R. aveva infatti raggiunto la donna, peraltro malata, nel rione dove era in compagnia dei propri genitori e da un'auto su cui era a bordo ha sparato un colpo per terrorizzarla. Nelle ore successive i poliziotti trovarono a pochi metri da dove erano stati esplosi i colpi anche altri 28 proiettili calibro 45. Lo stesso calibro della Colt con matricola abrasa sequestratagli al momento dell'arresto dei carabinieri. Inoltre hanno potuto accertare che in passato l'uomo aveva anche minacciato la piccola figlia avuta con la vittima.

Una ricostruzione totalmente diversa rispetto a quella fornita ai giudici ai quali aveva raccontato di aver trovato l'arma per caso dietro ad un cespuglio mentre era «andato a fare pipì». Raccontò poi ai magistrati di aver sparato in aria per fare colpo su delle ragazzine che erano lì con lui. La polizia ha invece scoperto una verità diversa che ha fatto scattare l'ordinanza per detenzione d'arma da fuoco e minaccia aggravata oltre che per violazione del provvedimento di Daspo.  

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