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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Epidemia colposa per l'emergenza rifiuti 2008: anche la Iervolino indagata

Avviso di chiusura indagine per epidemia colposa e omissione in atti di ufficio a numerosi sindaci di comuni della provincia. L'accusa: non avere preso sufficienti provvedimenti per evitare il diffondersi di malattie in concomitanza con la presenza di cumuli di rifiuti

Numerosi sindaci di comuni della provincia di Napoli, tra cui il primo cittadino Rosa Iervolino Russo, stanno ricevendo in queste ore avvisi di chiusura indagine per epidemia colposa e omissione in atti di ufficio per l'emergenza rifiuti del 2008. E ancora, Antonio Bassolino e all'ex commissario straordinario all'emergenza rifiuti, il prefetto Alessandro Pansa.

Gli avvisi, 36 in tutto, sono stati emessi dal pm Francesco Curcio, della sezione Reati contro la pubblica amministrazione, e notificati dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Napoli.

L'accusa è di non avere preso sufficienti provvedimenti per evitare il diffondersi di malattie in concomitanza con la presenza di cumuli di rifiuti nelle strade.

Il pm Francesco Curcio si è avvalso anche della consulenza di un docente universitario che ha accertato attraverso una perizia l'aumento di malattie - soprattutto gastroenteriche e cutanee - in quel momento storico legate evidentemente all'emergenza rifiuti.

Gli esperti hanno anche spiegato che sarebbe bastato poco per prevenire questi fenomeni: per esempio, rimuovere i rifiuti dalle zone più affollate o cospargerli di calce viva, un potente disinfettante. In un comune dove questa precauzione è stata adottata, ad esempio.  il picco di malattie non c'é stato.

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