Sgomberi nel bunker dei Gionta: urla e insulti contro gli esecutori dello sfratto
Nel corso dell'azione esecutiva di sfratto di Palazzo Fienga a Torre Annunziata, si sono verificati momenti di tensione. Operai impegnati a rimuovere finestre e porte realizzate abusivamente dagli occupanti
Sfratto a Torre Annunziata per gli occupanti di palazzo Fienga, storica roccaforte del clan Gionta, che spadroneggia nella città oplontina.
Nel corso dell'azione esecutiva di sfratto, si sono verificati momenti di forte tensione, con alcune persone che hanno urlato frasi molto ingiuriose nei confronti di chi stava eseguendo lo sgombero e contro gli operai che stavano provvedendo a rimuovere infissi e finestre realizzate abusivamente dagli occupanti.
Proprio poche ore fa, un colpo è stato inferto nei confronti del Clan Gionta, con l'arresto compiuto da parte dei carabinieri di 14 persone affiliate al clan camorristico, accusate nel dettaglio di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata da finalità mafiose.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno documentato la gestione delle “piazze di spaccio” di Torre Annunziata e Boscoreale da parte dei “Gionta”, ed avevano già portato all’arresto di 30 persone (tra cui alcuni affiliati e altri contigui allo stesso clan) dedite all’importazione dall’Olanda di cocaina, hashish e marijuana.