Operazione panifici "puliti", la scoperta: bagni utilizzati come deposito
Controllo dei Nas e dei carabinieri. Intonaci screpolati e cadenti, luoghi privi del sistema anti-intrusione degli insetti. Sale, lievito e farine inviati all'Arpac per le opportune verifiche
Proseguono i controlli da parte dei carabinieri e dei Nas nei panifici, sotto accusa le condizioni igieniche. A tal riguardo sono stati prelevati campioni di farine per verificare la presenza di ceneri, umidità ed eventuale tracce di radioattività.
Inoltre, in molti casi i bagni venivano utilizzati come deposito di materiale e gli addetti sono privi dell'attestato di formazione professionale e della mancata attuazione dell'HACCP (Analisi del Pericolo e Controllo dei Punti Critici), il sistema per prevenire i pericoli di contaminazione alimentare, farine e pane in lievitazione.
Ma non solo, in altri casi il pane era conservato cotto sotto intonaci screpolati e cadenti, in luoghi privi del sistema anti-intrusione degli insetti. I campioni prelevati dai militari, sale, lievito e farine sono stati inviati all’Arpac, per le opportune verifiche.
Nel dettaglio i carabinieri hanno ispezionato un panificio su via Guantai a Orsolone ove è stata riscontrata la mancanza dell’attestato di formazione professionale e carenze igienico sanitarie, con conseguente chiusura amministrativa del laboratorio di produzione. In un altro panificio, ubicato in via Marfella mancava l’attestato di formazione professionale e il manuale di autocontrollo, oltre a carenze igieniche, lo stesso è accaduto anche in via dell’Abbondanza.
In piazza Marianella non si rispettavano le regole per la tracciabilità degli alimenti e sono stati sottoposti a sequestro circa 1.200 chilogrammi di farina.