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Cronaca

Discariche e rifiuti: la Campania è la regione dell'ecomafia

Altre due discariche abusive sono state sequestrate in Campania. Questa volta è toccato a Giuliano e Scampia. Secondo Legambiente questa è la regione dell'ecomafia, con una media di 36 reati per ogni 100 chilometri quadrati

La Campania è la regione dell'ecomafia. Questa la descrizione che ne dà Legambiente, che in un rapporto per il 2010, consegna alla regione la maglia nera nell'illegalità ambientale, del ciclo dei rifiuti e del cemento per il 16° anno consecutivo. In effetti, i fatti confermano queste affermazioni. Dopo l'allarme spazzatura scoppiato a Scampia e in tutta la città, la situazione è stata aggravata dal sequestro di alcune discariche.

La prima di questa è stata ritrovata a Giuliano. Si tratta di una discarica abusiva di 27.000 metri, che conteneva rifiuti speciali non pericolosi. La seconda discarica è stata sequestrata a Capri. Qui i militari, coordinati dal maggiore Domenico Romano, hanno ritrovato in un fondo di via Marina Piccola una serie di rifiuti speciali per un peso complessivo di quasi 4 quintali. I finanzieri hanno sequestrato l'appezzamento e hanno denunciato a piede libero i proprietari, due cittadini dell'isola di 82 e 73 anni.

Questi avvenimenti non fanno altro che aggravare una situazione già di per sé difficile in Campania.
Secondo Legambiente, in questa regione si viaggia alla media di 36 reati per ogni 100 chilometri quadrati. Un dato che pone Napoli e provincia, con 1.894 infrazioni, al secondo posto a livello nazionale subito dopo Roma, a cui segue Salerno con 1.196, Caserta con 838 e Avellino con 559. Il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo ha affermato che "Per combattere l'ecomafia si sta facendo molto dal punto di vista della magistratura e delle forze dell'ordine, ma é necessario che si faccia molto di più in termini politici e istituzionali".

Sul problema delle discariche e sui rapporti di Legambiente si è espresso anche il presidente del Consiglio Provinciale di Napoli Luigi Rispoli, il quale ha proposto la necessità di rendere la polizia provinciale "pienamente operativa". Si è complimentato con la polizia affermando che "La particolare vocazione di questo corpo nell'ambito della prevenzione e repressione dei reati di carattere ambientale fanno sì che la scelta di procedere ad una seria organizzazione del corpo possa essere considerata strategica in un territorio particolarmente colpito dal fenomeno dell'ecomafia come quello della Provincia di Napoli". "Ritengo che l'amministrazione provinciale - conclude Rispoli - debba accelerare tutte le iniziative previste e necessarie per rendere il corpo di polizia dell'ente di Piazza Matteotti pienamente operativo ed efficiente".

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