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Cronaca Sant'antimo

"O' minorenne" aveva un prestanome: al boss sequestrati beni per 700mila euro

Pasquale Puca è stato condannato all'ergastolo per un tentato omicidio ed un omicidio in concorso. Dopo i sigilli del 2012, ai suoi danni un nuovo sequestro di beni

La polizia ha sequestrato beni per 700mila euro a Pasquale Puca, detto "o' minorenne", ritenuto il leader dell'omonimo clan camorristico della zona di Sant'Antimo. Si tratta di un'organizzazione criminale dedita soprattutto alle estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti.

L'uomo fu arrestato nel febbraio del 2009 con l'accusa di concorso nell'omicidio di Francesco Verde, detto “o' negus”, e di tentato omicidio di Mario Verde, entrambi esponenti di spicco dell'omonimo clan antagonista dei Puca. Pasquale fu successivamente condannato all'ergastolo, per il quale è tuttora detenuto nel carcere di L'Aquila.

I beni sequestrati non appartenevano ufficialmente all'uomo, ma erano intestati a quello che gli inquirenti ritengono fosse un suo prestanome. Sono stati apposti i sigilli ad un'impresa che vendeva all'ingrosso prodotti da forno e generi alimentari, ad un appartamento, e ad un box a Sant'Antimo.

Non è il primo sequestro che viene comminato a Puca. Già nell'aprile del 2012 gli fu confiscato un patrimonio del valore di circa 140 milioni di euro. Anche allora si trattava di immobili, società e beni mobili.

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