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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scontri Inter-Napoli: sequestrata auto dei tifosi napoletani

Potrebbe essere coinvolta nell'investimento dell'ultrà del Varese. Individuate altre due vetture

Una station wagon che era a via Novara a Milano, il giorno della morte del tifoso del Varese Daniele Belardinelli, è stata sequestrata questa mattina a Napoli. L'auto era sul luogo degli scontri il 26 dicembre ed è stata sequestrata su richiesta della procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta sugli scontri prima di Inter-Napoli. L'auto è intestata in leasing al padre di un tifoso napoletano e potrebbe essere stata coinvolta nell'investimento del tifoso morto. Gli investigatori hanno individuato anche altre due vetture di cui hanno chiesto il sequestro al Gip del tribunale di Milano per effettuare degli accertamenti.

È quanto riferisce l'Ansa che è venuta a conoscenza di ulteriori sviluppi sull'inchiesta che si sta concentrando sui mezzi dei tifosi azzurri appartenenti alla colonna che stava raggiungendo lo stadio San Siro quando vennero attaccati da un centinaio di ultras di Inter, Varese e Nizza. Per la prima volta, dopo gli interrogatori, le indagini stanno coinvolgendo anche i tifosi del Napoli per la morte del tifoso del Varese. Solo gli accertamenti tecnici potranno stabilire se le auto hanno avuto un ruolo nell'investimento e nella morte di Belardinelli.

L'accusa

 “Il caso dell’ultrà del Napoli sembra configurare a tutti gli effetti un’ipotesi di omicidio volontario, con un elemento psicologico doloso, quindi, commesso con coscienza e volontà. Cioè l’ultras ha usato la vettura, in tutti i sensi, come un’arma atta a uccidere il tifoso della squadra avversaria. Discorso ben diverso è l’omicidio stradale. In questo caso, l’investitore non ha alcuna volontà di investire o uccidere qualcuno, ma per imprudenza, priva di un elemento psicologico di volontarietà, crea l’incidente e la conseguente morte della vittima”. E' la tesi dell'avvocato Piergiorgio Assumma, presidente dell’Osservatorio Nazionale per la tutela delle vittime di omicidio stradale.

La difesa

In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello su Radio CRC Targato Italia è intervenuto Emilio Coppola, avvocato: “Al momento non ci sono indagati tra i napoletani. Stanno facendo una serie di controlli sui veicoli che sono transitati e alcune persone sono state interrogate come persone informate dei fatti. C’è stato un fermo da quanto ho appreso dai giornali di un auto. Cosa potrebbe accadere? Verrà individuata l’auto che presumibilmente ha urtato Belardinelli al momento, però non si sa chi fosse il conducente dell’auto. Idea della vicenda? Un agguato, purtroppo, degenerato. Credo sia necessario un momento di riflessione. Incontro il 7 gennaio al Viminale? Da quello che ho appreso sarà presente una delegazione di avvocati. Legali rappresentati del tifo? Addetti ai lavori che sanno di cosa si parla. Secondo me è una cosa utile. Negli anni i vari legislatori hanno eliminato strumenti che potevano essere utili per l’ordine pubblico”.

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