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Cronaca Torre annunziata

Seconda foce Sarno: la Regione si affida alla Federico II

In stand-by il progetto che riguarda Torre Annunziata in attesa di uno studio dell'università. Lo ha annunciato Fulvio Bonavitacola

Uno studio affidato alla Federico II di Napoli per capire se ci sono alternative al progetto attualmente sul tavolo. È quanto ha reso noto questa mattina il vicepresidente della giunta regionale, Fulvio Bonavitacola nel corso dell'audizione dinanzi alla terza commissione speciale “Terra dei fuochi, bonifiche ed ecomafie”, riguardo il cosiddetto progetto della seconda foce del Sarno. Alla commissione, presieduta dal consigliere regionale Gianpiero Zinzi, ha spiegato che la Regione si è affidata all'università partenopea dopo che più volte i cittadini di Torre Annunziata, dove dovrebbe nascere l'opera, si erano mostrati preoccupati per l'impatto ambientale della stessa.

«L'obiettivo di questa audizione, sollecitata dai cittadini e dagli amministratori di Torre Annunziata, - ha dichiarato il presidente Zinzi - era quello di portare all'attenzione della giunta regionale le criticità ambientali legate alla realizzazione della seconda foce del Sarno in località Rovigliano. Il mancato contemperamento dell'esigenza di sicurezza idraulica con quella relativa al risanamento ambientale del progetto è un'anomalia da approfondire e da affrontare in maniera seria. Siamo lieti che l'assessore Bonavitacola abbia compreso le preoccupazioni del territorio ed abbia condiviso in audizione la proposta di un percorso successivo ai risultati dello studio che sta svolgendo l`università Federico II. Le nostre coste vanno valorizzate, sono una risorsa da non sprecare» così il presidente Zinzi.

Soddisfatto per l'esito dell'audizione anche il sindaco Vincenzo Ascione: «Abbiamo illustrato alla commissione l’ordine del giorno del consiglio comunale monotematico dello scorso 26 aprile, nel quale si ribadiva il “no” all’opera così come era stata ideata dalla Regione e, contestualmente, la necessità di una revisione del progetto iniziale. In merito alle nostre riserve sollevate sulla seconda foce, la Regione ha affidato all’Università Federico II lo studio di un modello idraulico necessario per poter procedere alla stesura di un progetto definitivo. Nel contempo non verranno effettuati ulteriori lavori». Restano le perplessità dei comitati e dei rappresentanti che hanno partecipato alla seduta, timorosi che le risposte della Regione possano essere solo un modo per prendere tempo.

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