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Cronaca San sebastiano al vesuvio

Giallo nel napoletano: incensurato sgozzato in un parco

Ucciso sgozzato: un taglio alla gola in un'area, di sera, solitamente frequentata dalle coppiette, nel Parco nazionale del Vesuvio. Un giallo, al momento, la morte di Sebastiano Battaglia, 57 anni, incensurato. Si indaga in tutte le direzioni

Rimane un giallo per ora la morte di Sebastiano Battaglia, l'uomo trovato sgozzato nel Parco Nazionale del Vesuvio, in una zona frequentata da coppiette.

Battaglia, aveva 57 anni ed era incensurato, cugino e omonimo di un assessore e consigliere comunale di Massa di Somma, comune di cui la vittima era originario, Battaglia, secondo quanto accertato dai carabinieri, in passato aveva lavorato nell'ufficio tecnico comunale occupandosi di edilizia, settore nel quale ancora oggi aveva interessi.

Si stanno ricostruendo le sue ultime ore per cercare di capire le dinamiche dei fatti.

Molto probabilmente l'uomo è stato ferito fuori dalla sua automobile, una Nissan Micra. A questo punto, anche se ferito, ha provato a mettersi alla guida, forse per scappare dal suo aguzzino, ma la ferita era così profonda che gli ha provocato la morte, pressoché immediata. Quel che certo è che il coltello utilizzato è stato lasciato sul luogo del delitto, sul cofano dell'auto: è da lì, dall'arma e dalle impronte forse lasciate, che si potrebbe risalire all'omicida. Battaglia era proprietario di un appezzamento di terra, proprio vicino al luogo del delitto: quella era, dunque, una strada solitamente frequentata dalla vittima.

Battaglia era separato dalla moglie e al momento conviveva con un'extracomunitaria. Non si sa se in auto, al momento dell'omicidio, era da solo o con lui c'era anche un'altra persona.

A dare l'allarme un passante: ha visto del sangue, un corpo che non si muoveva, una ferita alla gola, da qui la telefonata alla forestale che, a sua volta, ha allertato i carabinieri.
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