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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pompei

"Pompei ha avuto alti e bassi, ma oggi è uno dei luoghi più visitati al mondo"

Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo: "Occorre migliorare la qualità dei trasporti, dell'accoglienza, dei servizi"

"Pompei ha avuto alti e bassi. Ma, certo, l’Italia ha perso molto tempo. Quando tagli le risorse, quando non ci credi, può capitare anche questo. Quando sono arrivato, tre anni fa, Pompei era legata ad un’immagine negativa. Ricordo che giurai da ministro e il sabato e la domenica successivi ci furono due crolli. C’era il terrore di non riuscire a spendere in tempo i fondi europei, di perdere i finanziamenti. Ora stiamo recuperando, e abbiamo dimostrato che con un lavoro di squadra i risultati arrivano anche in termini di visitatori: 3 milioni e 200mila visitatori nel 2016, un record storico". Così Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

Il record di visitatori dell’anno scorso è un risultato che si può migliorare, ha spiegato Franceschini in un'intervista al Mattino. "Pompei è già uno dei luoghi più visitati al mondo e non ha una data di termine dei lavori. È una città di 66 ettari, con 22 ettari ancora da scavare e 2mila anni di storia alle spalle. Una città senza tetti, esposta alle intemperie, che avrà bisogno all’infinito di manutenzione e cura. Il problema è non far scappare le persone, e questo si ottiene con investimenti infrastrutturali, migliorando la qualità dei trasporti, dell’accoglienza, dei servizi. E poi, con un’apertura prolungata fino a mezzanotte che non sia limitata ad eventi eccezionali. Il mio appello è alle grandi imprese italiane, affinché con l’Art bonus finanzino un’illuminazione notturna degli scavi di Pompei, sui quali c’è già l’interesse di gruppi internazionali".

Esiste il problema del turismo mordi e fuggi. "È una caratteristica del turismo da crociera, ma per ovviare a questo penso ad un collegamento in treno dal Porto di Napoli, integrando il sistema metropolitano con quello ferroviario. Con Ferrovia e Circumvesuviana, una volta scesi dalla nave si potrebbero raggiungere direttamente gli scavi, risparmiando tempo. In questo modo, molti potrebbero visitare anche la città".

E sul degrado del centro storico di Napoli: "Purtroppo questo è un tema che riguarda l’intero Mezzogiorno. Bisogna lavorare tutti insieme affinché quel grande tesoro distribuito tra privati, Chiesa, Stato, Comune e Regione sia valorizzato al meglio. È chiaro, però, che oltre al restauro, i monumenti devono essere più vivibili, attrattive e sicure le città. Sono convinto che con uno sforzo comune Napoli, che è già stata una delle capitali mondiali del turismo all’epoca del Grand Tour, tornerà ad esserlo".

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