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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Scoperto scarico abusivo nel Lago Miseno

Un sopralluogo delle forze dell'ordine, allertate da due attivisti, rivela lo sversamento e un bacino nel quale erano depositati rifiuti ingombranti, materiali plastici e immondizia varia

Uno scarico abusivo nel Lago Miseno è stato scoperto sabato sera, quando per caso due attivisti del territorio bacolese, Josi Gerardo della Ragione e Michele Amirante, si trovavano sulla pista ciclabile, adiacente allo specchio d'acqua, in prossimità del ristorante "La Curva". Proprio allora hanno constato che era in corso un traboccante sversamento di liquami maleodoranti e di sospetta natura non organica, i quali fuoriuscivano da uno scarico sottostante la pista ciclabile.

Poco dopo la segnalazione dei giovani attivisti, verso le 20.30, due agenti delle forze dell'ordine, della vicina caserma dei Carabinieri sono arrivati sul posto e hanno effettuato un sopralluogo costatando la presenza dello sversamento e di un bacino, nascosto alla vista della vegetazione, nel quale erano depositati rifiuti ingombranti, materiali plastici ed immondizia varia. Il Lago Miseno già è stato segnalato numerose volte per l'inquinamento che presenta nelle ore del mattino. Dopo la mucillagine, il tanfo, le alghe in decomposizione e la schiuma giallastra, il lago Miseno continua a
far parlare di sé.

Il materiale che usciva dal canale di sversamento, ovviamente abusivo, era di natura oleosa. I due, l'indomani mattina, si sono recati di nuovo sul posto ed hanno constatato come l'acqua del lago avesse un colore grigiastro, ma dallo scarico non usciva più nulla. Allertati tutti gli organi competenti, i membri dell'associazione FreeBacoli già denunciano la cattiva condizione del loro lago. "E' incredibile come gli enti competenti e la stessa cittadinanza stiano sottovalutando la gravità di ciò che sta accadendo lungo le rive del lago Miseno - ha affermato Josi Gerardo Della Ragione, del movimento FreeBacoli.

Dall'anno scorso, infatti, tra l'insolita moria di pesci avvenuta il 23 settembre 2009, la presenza di una copiosa quantità di schiuma e di mucillagine e i continui sospetti relativi alla presenza di sversamenti illeciti nelle acque del cosidetto "Mare Morto", tale bacino lacustre sta via via ricadendo nella medesima situazione di degrado in cui vertva circa un decennio fa quando, attraverso l'utilizzo di miliardi di lire, si bonificò gran parte dell'area. Adesso però - conclude Della Ragione - prima che si verifichi un catastrofico collasso, c'è bisogno che si effettui un'adeguata manutenzione ordinaria e straordinaria delle foci, che ci si adoperi per riqualificare le condutture fognarie e le pompe di sollevamento adiacenti al lago e che si chiudano definitivamente gli ultimi scarichi abusivi insistenti proprio lungo il perimetro del noto bacino flegreo".

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