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Via Milano, i residenti dopo le accuse di Salvini: "Qui né spaccio né prostitute"

Mario e Omar sono due residenti del civico 40 di via Milano, nel Vasto, il rione a ridosso della stazione centrale che da mesi sta vivendo una forte tensione tra la comunità italiana e quella migrante, anche a casua della presenza di un centro di prima accoglienza. Questo palazzo è balzato agli onori della cronaca dopo la visita a Napoli del ministro dell'Interno Matteo Salvini, il 2 ottobre scorso. La prima tappa del vicepremier è stata proprio nel Vasto. Accolto e applaudito dai cittadini italiani, dopo aver parlato con il parroco della zona, ha indicato un obiettivo preciso: "Droga, prostituzione, abusivi mi hanno detto che a via Milano 40 c'è di tutto e di più. Vorrà dire che torneremo in via Milano 40 e quando ritornerò a novembre spero sia stata bonificata".

Droga, prostituzione e occupazioni abusive da parte degli immigrati. E' ciò che, secondo il ministro, accadrebbe nel civico 40. Così, abbiamo deciso di verificare di persona. Il palazzo è indubbiamente avvolto nel degrado. Pur essendo una costruzione privata, gli interni sembrano quelli di un lotto popolare abbandonato. Saliamo e scendiamo le scale diverse volte alla ricerca di tracce che possano dimostrare le accuse del ministro, ma non troviamo nulla. Nessuno ci avvicina, nè ci chiede conto della nostra presenza.

Dopo le parole di Salvini, i residenti hanno paura di esporsi. Ma al terzo piano, ci accoglie Omar, un mediatore culturale di origini senegalesi che vive da 17 anni a Napoli e lavora nel centro di prima accoglienza: "Tutti gli appartamenti di questo palazzo hanno un regolare contratto e gli inquilini, immigrati o italiani, pagano l'affitto tutti i mesi - afferma Omar mostrandoci i contratti di affitto di diversi condomini - La droga è un problema del Vasto, ma si spaccia per strada, non certo nel palazzo. E sulla prostituzione posso dire che fino a 3-4 anni fa, quando non c'era il portone, alcune persone prendevano le prostitute di via Firenze e usavano le scale del nostro palazzo per fare i loro comodi. Erano esterni e da quando c'è il portone ciò non accade più".

Omar, quindi, smentisce che nel palazzo possano esserci droga e prostituzione e ci mostra i contratti di chi paga un regolare affitto. Ma cosa ne penserà un residente italiano come Mario, che a via Milano 40 vive da oltre 30 anni? "Qui lo spaccio di droga non si è mai fatto - afferma - Lo spaccio si fa in via Milano. Non c'è più nemmeno la prostituzione da qualche anno, perché abbiamo convinto quelle che erano rimaste ad andare altrove". Anche Mario, quindi, conferma che lo spaccio all'interno del palazzo non c'è mai stato e che la prostituzione era un problema di qualche anno fa, quando il palazzo era sprovvisto di cancello e veniva usato come rifugio da persone esterne.

L'unico problema serio per Mario sarebbe quello del sovraffollamento. Eppure, di occupanti abusivi non ce ne sono perché, come ci spiega proprio Mario, i fautori sarebbero i proprietari delle case, tutti italianissimi: "In casa mia siamo due persone e riusciamo a starci. Ma in altri appartamenti simili sono in 6-7 e i proprietari napoletani lo sanno benissimo perché prendono da soldi da ogni inquilino. Sono interessati solo ai soldi e ci fanno vivere male". 

Ma come vivono i residenti del civico 40 dopo le parole del ministro Salvini che vorrebbe bonificare il palazzo? "Io non sono preoccupato - conclude Omar - perché il ministro vuole la legalità e ci trova d'accordo. Può venire quando vuole a controllare. Qui c'è gente per bene, che non vuole danneggiare la società napoletana". 

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