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Cronaca

Roberto Saviano: "C'è gente a Napoli che mi sputa addosso"

Lo scrittore a El Pais: "C’è una parte che è molto ostile con me, dicono che ho fatto denaro a costo della città"

"C’è una parte di Napoli che è molto ostile con me. C’è gente che mi sputa addosso. Dicono che ho fatto denaro a costo della città". Così Roberto Saviano in una lunga intervista al settimanale de El Pais. Tra pochi giorni, in Spagna, uscirà il suo libro ‘La paranza dei bambini’.

"I camorristi usano le stesse parole dei miei personaggi e ne sono coscienti. Ma non scrivere su questi temi non eviterà che continueranno a fare quello che danno. Se non hanno Gomorra, avranno Scarface o Il Padrino. Sono criminali, che vedono in queste storie la propria rappresentazione.…". E poi: "Quello che faccio non è parlare male della città, ma raccontare una ferita perché si risolva. Il fatto che i delinquenti s’ispirino alla serie non significa che non abbiano commesso lo stesso i delitti. Tuttavia riconosco che il mondo criminale si vede così rappresentato nelle mie storie, che vi cerca parte della sua identità".

Lo scrittore torna poco a Napoli: "Non posso andarci come prima. C’è una parte della città che mi è molto ostile. Se ti porto a fare un giro lo vedi con i tuoi occhi. C’è gente che mi sputa addosso. Dicono che ho fatto i soldi a costo della città. Il denaro onesto che ha guadagnato una persona che scrive è un problema, ma quello che hanno fatto i criminali durante tutti questi anni no.... Ma più mi allontano, più scrivo su Napoli. La distanza aumenta la vicinanza del cuore, del pensiero, dell’analisi. Tutto il mio distanziamento è un modo per continuare a essere a Napoli. È la mia terra, la conosco molto bene e mi manca. Per questo mi sembra un’infamia che mi chiamino nemico della città".

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