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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Torre annunziata

L'autopsia scagiona i sanitari: «Aldo Gionta morto d'infarto»

Resi noti i risultati dell'esame. Il cugino del boss di Torre Annunziata è morto per arresto cardiaco in seguito ad una patologia coronarica

Sono stati resi noti in queste ore i risultati dell'esame autoptico effettuato sul corpo del 47enne Aldo Gionta, cugino dell'omonimo boss del clan di Torre Annunziata, stroncato da un infarto lo scorso 12 febbraio in seguito ad un'operazione ortopedica. L'autopsia ha mostrato come l'uomo sia morto per effetto di un arresto cardiaco derivato da una patologia coronarica pregressa. Un'aritmia provocò un edema polmonare estero provocando il decesso a cui i medici non potevano porre rimedio in nessun modo. Potrebbe essere questa la fine dell'odissea giudiziaria che ha coinvolto i cinque membri dello staff dell'ospedale Sant'Anna di Boscotrecase dove venne ricoverato il 48enne figlio di Ernesto Gionta, fratello del fondatore della cosca Valentino.

Tre medici e due infermieri che con questo accertamento hanno visto riconosciuto come legittimo il proprio comportamento in corsia e vedono fugato il dubbio secondo cui l'uomo avrebbe reagito con un'allergia all'anestesia somministratagli per eseguire una riduzione della frattura di tibia e perone che si era procurato in un incidente automobilistico, qualche giorno prima a piazza Ernesto Cesaro. L'operazione non ebbe nemmeno inizio che il 48enne morì dopo pochi minuti. Toccherà adesso alla procura di Torre Annunziata decidere se chiedere l'archiviazione o proseguire con l'inchiesta.  

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