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Cronaca Torre del greco

Bimbo malato vive nell'ex biglietteria: ora l'Eav vuole sfrattarlo

Protagonista della vicenda la famiglia di Maurizio Mennella, il ragazzino dodicenne affetto fin dalla nascita dalla sindrome di Ondine e che potrebbe quindi morire nel sonno

La famiglia del dodicenne Maurizio Mennella, affetto dalla nascita dalla sindrome di Ondine - rischia in qualsiasi momento di morire nel sonno - dopo cinque anni trascorsi in un'abitazione concessa gratuitamente nella stazione di via Del Monte, l'Ente autonomo Volturno, rischia lo sfratto.

Il dodicenne fu protagonista anni fa di una gara di solidarietà che culminò nell'affidamento alla famiglia del giovanissimo di un'abitazione nell'ex stazione di Torre del Greco, ma ora pare che l'Eav voglia sfrattare Maurizio. Il bambino, per sopravvivere, è costretto ad essere sempre allacciato quando dorme a un grosso macchinario che supporta il respiro durante il sonno.

Ora però l’Ente Autonomo Volturno chiede alla famiglia di Maurizio il canone di locazione. Lo sfratto sarebbe dovuto arrivare già il 15 gennaio, ma il provvedimento è stato differito in attesa di una soluzione alternativa che potrebbe emergere dall’incontro di mediazione con gli assistenti sociali, l’Eav e la famiglia del ragazzo, previsto per la settimana prossima.

LA SINDROMA DI ONDINE - La CCHS è un disordine del controllo della respirazione autonoma, che può risultare alterata od assente, associato ad una disfunzione del Sistema Nervoso Autonomo (SNA). Nella tradizione germanica Ondine era una ninfa che si innamorò di un uomo mortale.
Quando l’uomo tradì Ondine, Il Re delle Ninfe lo punì lanciandogli una maledizione che gli fece "dimenticare" di respirare una volta addormentato.
Analogamente, i pazienti affetti da CCHS non sono in grado di respirare autonomamente durante il sonno ma, per sopravvivere, hanno bisogno di ricorrere a dispositivi di ventilazione meccanica.

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