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Cronaca Pianura / Via Evangelista Torricelli

Ambiente e Salute. Riqualifichiamo Pianura: "Riaccendiamo l'attenzione su un territorio devastato"

Incontro lunedì 15 dicembre alle ore 16.30, presso l’Istituto Comprensivo Statale Don Giustino Russolillo. "Riprendiamo la battaglia per la riqulificazione dell'area che ha ospitato la più grande discarica d'Europa"

Si svolgerà lunedì 15 dicembre alle ore 16.30, presso l’Istituto Comprensivo Statale Don Giustino Russolillo (ex-plesso Torricelli, in via Torricelli 5/c) nel quartiere di Pianura, l’iniziativa “Ambiente e Salute. Riqualifichiamo Pianura”.

Promossa dall’associazione civica “Noi per Napoli” e da decine di realtà del territorio operanti da sempre nell’ambientalismo e nel sociale (Volontari Flegrei per l’Ambiente, Casa Natale Don Giustino, Corriere di Pianura, Oceanus, Associazione Lello Mele, L’Isola che c’è, Oceanus, Radio Shamal) e costituite in molti casi direttamente da ammalati o ex-ammalati, l'iniziativa ha l’intento di riaccendere la luce e l’attenzione su un territorio devastato, riprendendo una battaglia di civiltà, affinché gli organi istituzionali preposti si adoperino per una seria riqualificazione di quell'area, pre-requisito per un pieno sviluppo, dopo decenni di promesse e abbandono.

All’incontro, introdotto da Gaetano La Nave (Noi per Napoli) e moderato da Antonio Di Maio (Corriere di Pianura) parteciperanno:

Franco Ortolani - Ordinario di Geologia dell’Università Federico II di Napoli

Antonio Marfella - Oncologo dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli

Aldo Loris Rossi - Urbanista Emerito dell’Università Federico II di Napoli

Umberto Ranieri - Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa

Tommaso Sodano - Vicesindaco di Napoli con delega all’Ambiente

Luca Colasanto -  Presidente della Commissione Ambiente della Regione Campania

"Per circa mezzo secolo - spiegano i promotori dell'iniziativa - il quartiere di Pianura a Napoli ha ospitato la discarica di rifiuti più grande Europa. Come hanno dimostrato le diverse  inchieste della magistratura, suffragate da centinaia di testimonianze, e prove fattuali, in quel luogo sono stati scaricati illegalmente rifiuti di provenienza industriale e di natura tossica da tutta Italia. Dopo circa due decenni dalla chiusura dell’ultimo sito di conferimento, nonostante i proclami di reboanti riqualificazioni (ricordiamo il progetto dei campi da golf, ecc.), quella vasta area declassata da sito d’interesse nazionale a regionale, non rientrante nemmeno nelle ultime misure legislative riguardanti la cosiddetta “Terra dei Fuochi”, attende ancora una “messa in sicurezza”, affinché gli effetti di biogas e percolati non vadano ad incidere direttamente sulla salute dei cittadini, in ottemperanza anche dalla Direttiva Europea 1999/31/EC. Per anni residenti di quelle aree, con il sostegno di associazioni ambientaliste, sanitarie e legali, hanno dimostrato con dati scientifici, l’aumento e la diffusione di peculiari patologie oncologiche, che hanno colpito tutte le fasce d’età".

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