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Cronaca

Torna l'incubo monnezza: domani in città arriva Berlusconi

Quasi una settimana senza raccogliere i sacchetti fanno tornare l'incubo rifiuti nel centro storico di Napoli. Domani arriva il Premier e si cerca di rendere ripulire le strade

E’ quasi una settimana che il “sacchetto nero” fa capolino sui marciapiedi delle strade del centro cittadino di Napoli. Domani alle ore 18, presso il padiglione numero 6 della Mostra d’Oltremare (Fuorigrotta- Municipalità 10), arriva il Premier Silvio Berlusconi. Il Presidente del Consiglio si aspetta una Napoli utopisticamente prefigurata tempo fa “linda ed ordinata”. Invece no.

I cassonetti dei rifiuti sono pieni, non ancora all’eccesso, come la tremenda ondata dei primi mesi del 2008, ma poco manca perché la città torni ad essere marchiata con la “lettera nera” dell’emergenza rifiuti. Eppure, oggi hanno dato un cenno di vita i furgoncini dell’ASIA per ripulire le zone devastate dagli incendi appiccati dai lavoratori del consorzio unico di bacino, che hanno protestato nei giorni scorsi per la mancata retribuzione degli stipendi,  gridando ed imbrattando le mura dei palazzi di via Guglielmo San Felice con il loro motto: “Risparmiate carta inutile per la campagna elettorale e dateci un lavoro serio”.

Rifiuti centro storico di Napoli Marzo 2010

Disponibili 10 foto

Sembra il flash back di una situazione già vissuta un anno fa. La manifestazione ha gravato negativamente sulla raccolta dei rifiuti tra il casertano ed il napoletano. Episodi di protesta si sono verificati in modo più marcato e vistoso in Via Santa Brigida, di fronte il Maschio Angioino, dove i cassonetti sono stati dati alle fiamme, rovesciati e devastati.

Questa mattina restavano solo cenere e odore di bruciato. Intanto, l’immagine negativa del capoluogo campano ha fatto in breve il giro del Parlamento e della Camera dei Deputati, grazie ad alcune immagini rivelatrici dello scandalo rifiuti, ancora “vivo e vegeto”, scattate dal presidente dell’assemblea nazionale del Pd, Rosy Bindi, in occasione di un tour elettorale in Campania, che si è trasformato in un’arma affilata e tagliente contro l’opposizione.

Ancora prigioniere dell’immondizia restano le vie cittadine del centro e della zona portuale di Napoli, regalando uno spettacolo poco gradevole e nauseabondo  ai numerosi turisti, alcuni già presenti in città dal week end scorso, ed altri previsti per le vicinissime festività del papà e quelle pasquali.

C’è chi si chiede come mai la zona di Fuorigrotta (Municipalità 10) e quella del Palazzo Reale e Piazza Plebiscito siano state ripulite già stamattina, ed invece 600 o 800 metri più avanti, in Via Alcide de Gasperi, transito obbligato per accedere a Piazza Municipio, o in Via Monteoliveto, a pochi passi da Piazza del Gesù Nuovo, campeggino ancora sacchi dell’immondizia, resti di manifesti  elettorali stracciati e carcasse di mobili ed ogni sorta di rifiuto.

La gente non parla, ma dagli sguardi si intuisce che la preoccupazione di una nuova primavera, ormai alle porte, odorosa di liquami decomposti e cassonetti bruciati, piuttosto che di fiori profumati, fa venire l’allergia anche a quanti dovranno recarsi alle urne la prossima settimana.
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